Cresce la febbrile ricerca di un sostituto di Insigne. Tanti i candidati al vaglio di Bigon

Non appena lunedì mattina è stato confermato il lungo stop per Lorenzo Insigne, subito gli uomini di mercato di Bigon hanno intensificato la ricerca di un plausibile sostituto. Nelle prime ore di ieri, il nome più accreditato era quello di Sebastian Giovinco, sia per le sue caratteristiche sia per lo scarso impiego da parte di Allegri ed infine, anche per l’imminente scadenza di contratto. Ma di tutto ciò non sembra esservi nulla di reale e di concreto come confermato dal suo procuratore Andrea D’Amico.

Ma l’ipotesi Giovinco è una delle tante che è al vaglio della dirigenza azzurra. Un’altra, infatti, riguarda il croato Perisic, sul taccuino di  Bigon già da maggio scorso come già anticipato da ForzAzzrri qui, che con la maglia del Wolfsburg sta dimostrando di essere un giocatore di assoluto livello. Ne ha parlato l’agente italiano del calciatore, Franco Iovino che ha avanzato l’ipotesi che possano essere addirittura due gli assistiti che potrebbero presto vestire in maglia azzurra. Infatti al croato si affiancherebbe anche M’Poku, nome già circolato nelle scorse settimane. Mentre per Perisic sarà dura la trattativa con il Wolfsburg, che tra l’altro è secondo in classifica e punta alla Champions, differente è la situazione di Paul-José M’Poku nato a Kinshasa nel ’92 ma di nazionalità belga: il suo manager ha di recente discusso e trovato un accordo di rinnovo fino al 2018 con il Liegi ed è stata fissata una clausola che gli permette di liberarsi per circa 4 milioni di euro. La novità delle ultime ore consiste nel fatto che un fondo di investimento qatariota potrebbe rilevare l’intero cartellino e poi studiare una soluzione in prestito com’è accaduto per Lestienne, oggi al Genoa. E sarebbe soprattutto un’ottima soluzione per Bigon perché non graverebbe da subito sulle casse del Napoli.

Tanti i candidati a cui si aggiunge, come riporta oggi Il Mattino,  Alessio Cerci, sempre che l’Atletico Madrid voglia cederlo in prestito dopo aver sostenuto un importante investimento. Da considerare che l’ex granata non s’è del tutto ambientato in Spagna e finora ha collezionato pochissimi minuti in campo e sempre partendo dalla panchina.