Da Mastour a Donnarumma, ecco i giovani talenti del futuro…

Era il 1998 e nelle orecchie di molti risuonava “Song 2” dei Blur, colonna sonora di un noto titolo video ludico di quell’anno, mentre in qualche altra parte del mondo, o magari dietro casa, nasceva uno dei futuri fenomeni del calcio mondiale. Giovani promesse ancora in età da scuola dell’obbligo, ma pronte a rubare la scena a colleghi ben più maturi, anche se prima dovranno farsi le ossa: possibilità di sbagliare molto alta, perché parliamo di giocatori che in alcuni casi non hanno ancora compiuto 17 anni e devono quindi ancora formarsi, ma ecco i migliori talenti dell’anno 1998.

Martin Ødegaard: nato a Drammen (Norvegia) il 17 dicembre 1998, 176 cm, Real Madrid. Trequartista mancino capace di arretrare la propria posizione anche a centrocampo. In Spagna qualcuno ha già parlato di flop, dimenticando forse che ha ancora 16 anni: sarebbe dovuto andare in prestito, ma al momento le merengues sembrano intenzionate a tenerlo in casa, più precisamente al Castilla.

Hachim Mastour: nato a Reggio Emilia (Italia) il 15 giugno 1998, 175 cm, Milan. Nasce trequartista ma può svariare su tutto il fronte dell’attacco, praticamente ambidestro, l’Ajax lo segue con un certo interesse ma non è detto che i rossoneri se ne privino con tanta facilità. Ha scelto di vestire la maglia del Marocco a livello di nazionale; fresco sedicenne qualche tempo fa si è trovato a palleggiare con un certo Neymar.

Reece Oxford: nato a Edmonton (Regno Unito) il 16 dicembre 1998, 190 cm, West Ham. Centrocampista o difensore centrale, fa della forza fisica la propria arma principale, per quanto i piedi (gioca prevalentemente col destro) non siano da buttare. Il Tottenham lo ha scartato, adesso è considerata la next big thing del calcio inglese.

Lincoln: nome completo Lincoln Henrique Oliveira dos Santos, nato a Porto Alegre (Brasile) il 7 novembre 1998, 178 cm, Gremio. Trequartista o seconda punta a seconda della necessità, è considerato il prossimo gioiello del calcio brasiliano, peraltro in rottura rispetto alla tradizione recente perché mancino: il Manchester United è pronto a tutto, il Gremio cercherà di resistere.

Odsonne Edouard: nato a Kourou (Guiana francese) il 16 gennaio 1998, 188 cm, Paris Saint-Germain. Attaccante centrale dal fisico possente, ma dotato anche di buona tecnica, è un destro naturale. Protagonista assoluto dell’ultimo europeo under 17, di cui è stato il capocannoniere con 8 gol messi a referto.

Dayot Upamecano: nato a Evreux (Francia) il 27 ottobre 1998, 185 cm, Red Bulls Salisburgo. Difensore centrale, destro di piede, è considerato uno dei migliori talenti nel ruolo al mondo. Non inganni il suo recente trasferimento a Salisburgo: i Red Bulls hanno dovuto usare argomentazioni molto convincenti per battere il Manchester United.

Andres Llamas Acuna: nato a Milano (Italia) il 7 maggio 1998, 185 cm, Milan. Difensore centrale, all’occorrenza terzino sinistro: se di difesa si deve parlare, è forse il più interessante prospetto del panorama nazionale. Tra i migliori azzurrini nel già citato Europeo Under 17, che per la cronaca ha visto l’Italia uscire sconfitta ai quarti di finale contro la Francia poi diventata campione.

Thimoté Cognat: nato ad Arnas (Francia) il 25 gennaio 1998, 170 cm, Olympique Lyon. Centrocampista centrale, alcune fonti lo definiscono destro di piede, altre mancino, la verità sta nel mezzo nel senso che è sostanzialmente ambidestro. Regista del successo francese, fa della tecnica e non del fisico la propria arma migliore.

Krystian Bielik: nato a Konin (Polonia) il 4 gennaio 1998, 189 cm, Arsenal. Centrocampista centrale, prevalentemente con compiti difensivi, destro di piede, quando gioca con i pari età sembra un gigante e con le sue lunghe leve arriva su qualsiasi pallone. Grandi margini di miglioramento: potrebbe arretrare per diventare difensore centrale, ma ha anche una discreta visione di gioco e col sinistro se la cava.

Daniele Guglielmi: nato a Bisceglie (Italia) il 17 gennaio 1998, 185 cm, Robur Siena. Difensore centrale, all’occorrenza terzino destro, il Bari non ci ha creduto e lo ha spedito a Barletta. A differenza di Juventus e Milan, che lo avrebbero preso volentieri ma sono state battute dall’Hellas Verona; adesso gioca in Toscana, ha già esordito in Lega Pro a 16 anni ancora da compiere e il futuro sembra tutto suo.

Giuseppe Scalera: nato ad Acquaviva delle Fonti (Italia) il 26 gennaio 1998, 184 cm, Bari. Terzino destro, la società biancorossa non ha avuto dubbi e lo sta trattenendo alla base, nonostante Roma, Inter e Juventus lo seguano con grandissimo interesse. A soli 16 anni ha già fatto la differenza nel campionato Primavera, potrebbe esordire in Serie B nel corso della stagione.

Ianis Hagi: nato a Istanbul (Turchia) il 22 ottobre 1998, 172 cm, Viitorul Costanza. Trequartista ambidestro, anche se per il piede sinistro ha una predilezione genetica: è infatti il figlio di Gheorghe Hagi, il Maradona dei Carpazi. Non inganni il luogo di nascita, perché è di nazionalità romena e ha già fatto parte della Romania Under-18; la Fiorentina lo ha già bloccato, al momento gioca ancora in patria.

Abdou Lahat Diakhate: nato a Dakar (Senegal) il 31 dicembre 1998, Fiorentina. Centrocampista centrale, è il gioiello del vivaio viola: longilineo ed elegante, ha conquistato tutti dalle parti dell’Artemio Franchi. È stato paragonato a Paul Pogba: forse è presto, per entrambi, ma potrebbe togliersi grande soddisfazioni e sostanzialmente è quasi un 1999.

Gianluigi Donnarumma: nato a Castellammare di Stabia (Italia) il 25 febbraio 1999, 196 cm, Milan. Portiere, non è un 1998, bensì davvero un 1999, ma merita comunque una menzione, anche perché ne avrete sentito parlare in lungo e in largo: grazie alle sue parate contro il Real Madrid e il Sassuolo nelle amichevoli estive si è conquistato un posto al sole all’interno della squadra rossonera. Dovrebbe rimanere nella Primavera, facendo attenzione a non bruciarsi come capitato ad altri predestinati.

Zacharias Faour: nato a Malmö (Svezia) il 19 marzo 1998, 185 cm, Manchester City. Attaccante centrale, pare non abbia un carattere tanto semplice: unito alle movenze raffinate, il paragone con Zlatan Ibrahimovic è stato praticamente ovvio. Nel dubbio, iCitizens hanno investito parecchio per strapparlo alla squadra della sua città, da Zlatan a Zacharias, la Svezia spera.

Stefan Broccoli: nato a Peterborough (Inghilterra) il 4 febbraio 1998, 170 cm, Newcastle. Centrocampista centrale, si ispira a Pirlo anche per le sue evidenti origini italiane, ma è stato già protagonista di un piccolo caso: cresciuto nell’Arsenal, ha scelto di trasferirsi al Newcastle. I Magpies sono convinti di aver fatto il grande colpo.

Wout Faes: nato a Lier (Belgio) il 3 aprile 1998, 185 cm, Anderlecht. Difensore centrale o terzino destro, di lui si parla come del nuovo leader della difesa belga, un movimento calcistico ormai pienamente emerso. Lo voleva e continua a volerlo il Paris Saint-Germain, l’Anderlecht non è di certo una bottega economica.

Dani Olmo: nato a Terrassa (Spagna) il 7 maggio 1998, 177 cm, Dinamo Zagabria. Attaccante esterno o seconda punta, destro di piede, è cresciuto nelle giovanili del Barcellona e poi si è trasferito in Croazia nel gennaio 2015. Spera di trovare spazio con la Dinamo, sempre zeppa di talenti.

Borna Sosa: nato a Zagabria (Croazia) il 21 gennaio 1998, 176 cm, Dinamo Zagabria. Giusto per rimanere in tema: è un terzino sinistro e dal punto di vista fisico ricorda per certi versi Darijo Srna, anche se a differenza di quest’ultimo gioca prevalentemente col piede sinistro.

Ismail Azzaoui: nato a Saint-Josse-ten-Noode (Belgio) il 6 gennaio 1998, 177 cm, Tottenham. Ala destra, ma può svariare su tutto il fronte dell’attacco per la capacità di usare entrambi in piedi: se Faes è il futuro della difesa belga, lui è il futuro della fantasia dei Diavoli Rossi. Il Tottenham non ha perso tempo e nel gennaio 2014 lo ha strappato alle giovanili dell’Anderlecht.

 

Reda Boultam: nato a Meknes (Marocco) il 3 marzo 1998, 185 cm, Ajax. Centrocampista centrale, destro di piede, marocchino di nascita ma trasferitosi in Olanda sin da bambino, è l’ultimo prodotto del florido vivaio dei Lancieri. Nasce trequartista o esterno d’attacco, la scarsa accelerazione nei primi metri e la grande visione di gioco, unita a un’ottima tecnica di base, ne consigliano lo spostamento più indietro, davanti alla difesa o comunque in veste di regista. Mutamento provvidenziale, perché, considerato anche il fisico statuario, è il nuovo prototipo del centrocampista totale, in pieno stile oranje

Fonte: tmw

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