Durante la trasmissione Tiki Taka in onda su Italia Uno, è intervenuto il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis. Ecco l’intervento del numero uno azzurro: “La gioia regalata ai napoletani in una notte come questa? E’ stato importante per tutti i napoletani che vivono al nord e sono vittime di molti sfottò. E’ un regalo che abbiamo fatto a tutti i napoletani di Napoli, ma non solo”.
Qualche settimana fa ha detto di non criticare Sarri, ma di prendersela con lei.
“Si ignora che quando arriva qualcuno nuovo si deve amalgamare. E’ sempre un punto interrogativo all’inizio e serve solo gran pazienza e nervi ben saldi. I tifosi vorrebbero tutto e subito, ma anche i media dicevano che il mister aveva fatto solo la Serie C, la Serie B ed un solo anno in massima Serie (lo scorso campionato a Empoli, ndr). Sono molto conquistato dall’allenatore, perciò dicevo di prendersela con me e non con lui. ero molto convinto dalla scelta”.
Di scudetto si può parlare?
“Sono molto scaramantico, ma non è un problema, il tifoso può dire ogni cosa, ma il presidente deve stare con i piedi per terra. Gli avversari ne sono tanti e le insidie altrettanto. Ci sono tante variabili nel calcio: infortuni, squalifiche“.
A Napoli nessuno cambierebbe Insigne per un altro attaccante di A.
“Quando Insigne si inserisce con Higuain è fantastico. Avevamo bisogno di un esponente del mondo napoletano e lui è perfetto. Ha trovato il fiuto del gol con il nuovo sistema di gioco dove Sarri lo ha collocato nel 4-3-3 che per lui è molto adatto”.
Si è detto che Sarri è un ripiego.
“Avevo pensato a Klopp, ad uno spagnolo perché molti calciatori sono spagnoli e volevamo dare continuità e poi a Mihajlovic e Sarri. Il piglio di Sinisa mi piaceva, ma s’è manifestato al secondo incontro quando mi disse <<per due settimane è scomparso, presidente>> e questi toni e come se dovessi essere a sua disposizione per 24 ore al giorno e tra cinema, parchi a tema, gli USA e la Cina non è che non ho proprio niente da fare. Avevo bisogno di uno come Sarri, un professore umile. Ora evo convincerlo a smettere di fumare, io fumavo molto più di lui, questa è una sfida! I media lo hanno eletto a sorpresa quando pareggiò a napoli e poi vinse 4-2 al Castellani, non era una cosa estemporanea, ma un lavoro molto concreto e l’ho chiamato. Con la sua intelligenza e semplicità mi ha conquistato”.
Presidente, facciamo un passo indietro: rifarebbe il contratto di un solo anno a Sarri?
“Sarri ha un contratto di un anno con cinque opzioni per cinque anni, è un accordo che faccio anche nel cinema. Ogni mese di aprile ho il diritto di esercitare l’opzione per riconfermarlo. Non è un vantaggio solo mio, ma è anche per lui. Se un giorno dovesse venire da me e dirmi che la sua avventura a Napoli può ritenersi chiusa perché non ha più niente di interessante, in questo modo eviteremmo di capire come lasciarlo andare. I contratti si fanno in due, sono bilaterali”.
I prossimi mesi saranno importanti.
“Sì, saremo impegnati nell’avventura dello stadio. Con l’aiuto della Regione Campania sto cercando venti ettari con i miei investimenti realizzeremo un grande vivaio con dieci campi ed un albergo, raggiungibile con la circumvesuviana per tutti i ragazzi da Napoli a Sorrento“.
Gianluca Piscopo