De Laurentiis da Malta: “Unico club senza rivoluzioni! Ancelotti altri due anni con noi. Prima le cessioni poi un attaccante e un terzino sinistro!…”

Leggi dichiarazioni di De Laurentiis sul mercato, l’esame è tanto altro

Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis, a margine dell’assemblea Eca a Malta è stato intervistato da TMW. Ecco alcune dichiarazioni:

“L’estate è lunghissima, siamo l’unico club che non ha subito rivoluzioni interne. Ancelotti ce l’abbiamo per altri due anni e prima di comprare dobbiamo pensare alle uscite”.

TERZINO E ATTACCANTE – “Abbiamo già preso Di Lorenzo, che penso possa svolgere un buon lavoro sulla fascia destra. Di attaccanti ne abbiamo a iosa, prima di decidere chi comprare e non comprare bisognerà capire chi vendere. Il terzino destro l’abbiamo già preso, ora servono un attaccante e un terzino sinistro, ma solo in caso di uscita di uno dei nostri”.

ECA – “Sono sempre soddisfatto di tutte le riunioni, l’importante è il confronto e chiudersi non vale mai. Ci sono moltissimi passi da fare e soprattutto è un percorso molto complicato perché la tipologia dei club e delle Nazioni partecipanti gioca sempre in modo diverso. Il problema fondamentale è che bisogna farsi una domanda: può la UEFA essere l’ago della bilancia? Se i club hanno formato l’ECA forse è la stessa ECA che dovrebbe preoccuparsi di tutto ciò. Queste risposte da dare sono molto importanti, se si dovesse declinare male il futuro potrebbe finire il calcio”.

EUROPA VS RESTO DEL MONDO – “L’errore di Tebas è pensare che l’ECA sia una nemica ma non è così, nasce per difendere gli interessi dei club, contro chi l’ha sempre fatta da padrona come la FIFA e la UEFA. La riforma delle Coppe europee la convince? No. Ne vedremmo una per ricchi, una per medi e una per poveri. Ci sono molti dubbi su questa organizzazione. Non possiamo sapere cosa accadrà nel mondo dei media in futuro. Già nei prossimi tre anni potrebbe cambiare molto. – poi il presidente aggiunge – Mi preoccupa la divisione dell’Europa: l’Inghilterra ha il problema dell Brexit, la Spagna è divisa, Francia e Italia sono in un delirio assoluto e la Germania non si sa cosa farà. Stiamo rischiando di mettere a loro agio altri paesi, dobbiamo unirci. Se non ci svegliamo Stati Uniti, Russia e Cina ci faranno molto male, ci sbraneranno. Non ci dobbiamo mai dimenticare che siamo 500 milioni di europei con un unico esercito, quello inglese. Poi ci sono le lotte stupide di ciascuno stato”.

CHAMPIONS ED EUROPA LEAGUE – “Oggi ho dato un altro suggerimento. Non dobbiamo dividere la Champions in fasi, sarebbe mortificante. Oggi servivano anche le media company, per capire quali partite interessino e quali no. Dobbiamo capire come riuscire a vendere bene il prodotto. Chiamiamola tutta Champions League: ci sono cinque paesi che hanno un fatturato molto più alto di altre Nazioni e si possono permettere di comprare i giocatori più importanti. Per questo si crea uno sbilanciamento con coloro che hanno meno possibilità economiche. Facciamo due Champions League, una con Inghilterra, Italia, Spagna, Francia e Germania e un’altra con gli altri Paesi. Poi le prime cinque di entrambe si sfiderebbero e anche i più deboli potrebbero vincerla. Già fare la Champions e l’Europa League è mortificante per molte squadre.

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