Sui tifosi del Napoli
“Venendo da una famiglia di Torella de Lombardi, ricordo che da bambino avevamo queste sorelle e fratelli, nonno e nonna, avevamo trasportato Napoli a Roma. I napoletani pensano che ci si arricchisca con il calcio ma non è cosi. Bisogna rendersi conto delle cose, mi sono trovato davanti delle persone che non si rendevano conto di cosa stessimo affrontando, allora uno perde la pazienza”.
Sul Comune di Napoli
“Loro dicono che siamo inadempienti, ma io dico che lo sono loro! Loro continueranno ad aggiungere fuoco ma noi non ci bruciamo. Quando dissi che il San Paolo era un cesso tutti mi attaccarono, ma chi lo ha ridotto un cesso? Non io ma chi doveva occuparsene, ovvero i comuni che si sono susseguiti nell’ultimo ventennio”.