Donadoni: “Il destino è nelle nostre mani, ma non facciamoci prendere dal panico”

Il Bologna torna subito in campo, dopo la pessima gara con il Torino. Donadoni torna su quella gara, focalizzandosi su alcune incomprensioni a livello tattico: “Contro il Torino l’idea era quella di tenere Constant più avanzato su Peres per permettere a Giaccherini di avere più libertà di puntare Bovo. Nel primo tempo non siamo stati bravi con la linea difensiva. C’era questo accorgimento tattico, ma non l’abbiamo sfruttato al meglio. Questo rientra nella logica di chi è meno abituato a fare determinate cose. Il concetto di base doveva essere quello di schierarsi quasi a tre in difesa, ma Constant era molto sula linea dei difensori e Oikonomou troppo largo a destra. Non doveva fare il terzino. Se avessimo giocato a quattro la scelta più logica sarebbe stata quella di impiegare Rossettini”. Sabato è arrivata l’ennesima sconfitta, in una striscia negativa iniziata a Palermo. Proprio a quella gara sembra fare riferimento il mister rossoblu:“In una gara c’è stata quella convinzione che serviva e da lì è stata un’escalation. Questo ci fa riflettere sugli aspetti sui quali dobbiamo lavorare ancora. Contro la Juventus abbiamo fatto una grande performance e occorreva ripartire da lì, non considerare quella gara come un punto di arrivo. Se un giocatore è abituato a lottare per la Champions ha un target diverso rispetto a quello che è abituato a lottare solo per la salvezza. Dobbiamo ragionare da collettivo, solo così arriveranno i risultati”.

Poi, un commento sulla situazione della squadra e sulla lotta salvezza: “Dobbiamo reagire ad una sconfitta arrivata in extremis. Adesso dipende tutto da noi. Dobbiamo tirare fuori quello che abbiamo dentro, con convinzione e serenità. Non bisogna farsi prendere dal panico, anche perché abbiamo tutte le carte in regola per centrare l’obiettivo. Dobbiamo attingere le energie dal nostro serbatoio, sia da quello fisico che da quello mentale. Quando ci aspettiamo che qualcuno a livello individuale risolva le possibili difficoltà si va in affanno. Dobbiamo avere un atteggiamento sbarazzino, con il gusto e l’entusiasmo di fare le cose. Farle con la giusta cattiveria sportiva e con il giusto agonismo. Quando hai un certo tipo di convinzione l’ago della bilancia pende dalla tua parte, quando invece ti manca, la situazione può girare a tuo sfavore. Salvezza? Adesso abbiamo ancora più coscienza e consapevolezza che le squadre in lotta si stanno giocando le loro carte.

Per la sfida del San Paolo sono ancora in dubbio Donsah, Zuniga e GastaldelloMentre Destronon può fare lavoro fino ad una data prestabilita. Ci vorrà ancora una settimana. Ha lavorato con un preparatore, ma mai in campo visto che non poteva correre. Stagione finita? Mi auguro di no, ma non rimane molto tempo”.

Fonte: www.1000cuorirossoblu.it

Dario Catapano

Laureato in giurisprudenza e giornalista dal Febbraio 2014. Nelle cose che faccio ci metto il cuore...e la faccia! Facebook: https://www.facebook.com/dario.catapano1 Twitter: @DarioCatapano

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