È morto Harald Nielsen, campione rossoblù dell’ultimo scudetto del Bologna

La Redazione di ForzAzzurri partecipa al lutto per una perdita così grande per la storia del Calcio Bologna, per i familiari e per tutti gli amici di Harald Nielsen.

Ecco il modo in cui il Bologna (squadra enlla quale realizzò più di 100 gol) ha voluto ricordarlo:

Harald Nielsen nel ricordo dei suoi compagni di squadra

Bolognafc.it in un giorno così triste per tutti noi vuole ricordare la figura di Harald Nielsen tramite le parole di alcuni dei suoi compagni di squadra di quella meravigliosa stagione 1963-64.
 
MIRKO PAVINATO: “Harald era un ragazzo particolare, legatissimo alla famiglia. Eravamo molto amici io, lui, Janich e Bulgarelli: ci frequentavamo anche fuori dal campo, la domenica dopo le partite uscivamo sempre a cena in gruppo con le famiglie.
Andammo anche assieme negli Stati Uniti un’estate, girammo per mostre e musei, senza fare follie come era nel nostro stile, anche se il campionato era finito.
L’ho sentito l’ultima volta 20 giorni fa: mi avevano detto che stava male e gli ho telefonato. Ho parlato con la moglie che me lo ha passato ma lui era troppo affaticato per parlare, l’ho sentito lontano lontano, mi ha detto “Ciao Mirko, spero di vederti presto”. Oggi per me è una giornata molto triste”.
 
ROMANO FOGLI: “Di Herald ho troppi ricordi, in questo momento non riesco a sceglierne uno. Era una persona fantastica: sempre educato e gentile con tutti. E poi era un bravo calciatore che ci aiutò segnando tanti gol. La nostra amicizia si è radicata nell’anno in cui abbiamo vissuto assieme nella casa di Piazza della Pace. Io ero sposato da poco e lui era scapolo, ricordo che venivano a trovarlo i genitori, la sorella, passavamo tanto tempo assieme. Con i compagni di squadra facevamo gruppo dentro e fuori dallo spogliatoio: dopo le gare si andava a cena assieme con le nostre famiglie, magari nella campagna fuori Casalecchio.
Sapevo che non stava bene, quindici giorni fa ho chiamato Rudi, sua moglie:  “Ho paura che tra non molto andrà a trovare Giacomo in Paradiso” mi ha detto. Speravamo tutti che migliorasse.
 
MARINO PERANI: “Quelli su Harald sono tutti ricordi molto piacevoli, era uno dei miei migliori amici oltre che un bravo calciatore con ottimi mezzi fisici e molta classe. E’ stato il nostro capocannoniere, con i suoi gol ha contribuito in maniera determinante alla vittoria del 1964 e fuori dal campo formavamo un gruppo molto unito. L’ultima volta ci siamo visti sugli spalti del Dall’Ara, all’inizio della scorsa stagione in occasione di Bologna-Entella. Oggi fa male ricevere questa notizia”.
 
FRANCO JANICH: “E’ facile parlare bene di Harald perchè lui stesso ci ha dato la possibilità di farlo con i suoi modi da persona per bene, semplice, serena.  Io e lui avevamo una sintonia innata legata allo stare assieme, ci accomunava lo stesso gusto nel mangiare e nel condividere un bicchiere di vino. Quando giocavamo in trasferta all’estero non andavamo mai nei night club o nelle discoteche ma cercavamo sempre un buon ristorante, è proprio vero che la tavola unisce.
Ci siamo frequentati tanto, lui è venuto a trovarmi a Ciampino con la sua famiglia, e io sono stato da lui in Danimarca qualche anno fa. Ricordo il mio arrivo nel grande aeroporto di Copenaghen: cominciamo a salutarci da lontano urlando a  gran voce, in mezzo alla gente, e invece che abbracciarci ci salutiamo a modo nostro, struciando sedere contro sedere. Chi ci ha visto ci avrà preso per matti, ma con la felicità di ritrovarci è uscito il nostro spirito di ragazzi.
L’ultima volta che ci siamo incontrati è stato a Casteldebole, pochi mesi fa. A lui il Club regalò una maglia numero 9, a me la 5. Era molto legato al Bologna e ogni volta che ci sentivamo mi chiedeva aggiornamenti sul campionato. Almeno lo ha visto ritornare in A, so quanto ci teneva.
Ho perso un amico, ed è una cosa che fa male perché nella vita gli amici veri sono pochi”.

 

Fonte Bologna FC

Amedeo Gargiulo

Laureato in Lettere Moderne alla Federico II di Napoli nel 1997. Seconda Laurea in Storia all'Alma Mater di Bologna nel 2012. È insegnante di Lingua e Letteratura Italiana nella Scuola secondaria di secondo grado dal 2007. È giornalista pubblicista dal 2017. Nel 2020 ha pubblicato il suo primo romanzo storico: "Κύμη (Cuma)" Azeta Fastpress. Si occupa di due rubriche sulla storia del Calcio: "Tasselli di storia napoletana" per Forzazzurri.net e "SINE QUA NON, siamo qui noi" per 1000CuoriRossoblu. È Presidente della Associazione Culturale Enciclomedia ODV.

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