Esclusiva FA – Francesco Garagozzo (ag. FIFA): “Benitez? In Italia si ricordano solo le cose negative, lasciamolo lavorare in pace”

FRANCESCO GARAGOZZO 558877Nel corso della trasmissione ForzAzzurri – La voce dei tifosi del Napoli, in onda ogni Venerdì alle 21 su TeleFutura (canale 172 DT) e sulla Radio Web-TV Tele5Napoli Channel (in streaming www.tele5napoli.it), il direttore Dario Catapano, ha intervistato l’agente FIFA Francesco Garagozzo. Ecco quanto prontamente riportato dalla redazione di ForzAzzurri.Net (www.forzazzurri.net):

Francesco Garagozzo, agente FIFA, o forse dovremmo definirti intermediario considerata la riforma che sta per investire il tuo settore?

“E’ una riforma decisa nel congresso di San Paolo che si è tenuto prima dell’inizio dei mondiali, partirà il 1 Aprile 2015 e trasformerà i vecchi agenti FIFA in intermediari. Non c’è ancora un regolamento ben preciso, ma adesso tutte le varie Federazioni dovranno elaborare un testo che accomuna un po’ gli interessi di tutti (procuratori, avvocati ecc.) e capiremo meglio. Sostanzialmente, adesso chiunque può fare il procuratore di calciatori”.

Partiamo dalla classica domanda: calciomercato chiuso che voto dai al mercato della serie A e chi ha fatto il miglior affare? 

“Abbiamo assistito ad una sessione in cui i club italiani, considerati gli scarsi mezzi a disposizione, hanno perso alcuni giocatori importanti, acquistandone, però, alcuni interessanti. Staremo a vedere.
Su Bonaventura: è stato un acquisto last minute, non se ne è parlato fino a poche ore prima della chiusura del calciomercato. E’ un giovane interessante e può essere l’acquisto rivelazione dell’anno”.

Come mai non si investe più sui giovani italiani? Siamo diventati così scarsi? Eppure abbiamo vinto un mondiale 8 anni fa e siamo arrivati secondi all’ultimo europeo.

“Adesso pare che in Italia si cominci ad investire un po’ di più sui giovani, ma finora abbiamo visto che in Europa, se un giovane è forte lo si lancia, indipendentemente dal ruolo, club o categoria a cui esso appartenga. In Italia invece, se un giovane sbaglia una partita lo si brucia subito, gli allenatori per non rischiare si affidano a giocatori più esperti, i Dirigenti non puntano sui settori giovanili e, tutto ciò, si riflette su quello che è il movimento del calcio italiano: La Nazionale esce subito dalle competizioni importanti, non si vince più con le nazionali giovanili e questo si ripercuote anche sui giovani stessi. Ci sono giovani italiani molto interessanti che giocano in categorie inferiori ma che potrebbero giocare tranquillamente in Serie A, però nessuno li guarda”. 

Guardiamo ora in casa nostra, ovvero al Napoli. Niente Champions solo Europa League, quanto sarebbe cambiato il mercato del Napoli con la qualificazione alla massima competizione europea?

“E’ un vero peccato non poter vedere il Napoli in Champions, la qualificazione avrebbe portato tra l’altro, degli introiti che avrebbero consentito alla società azzurra di piazzare due o tre colpi nei giorni finali. Coi mezzi tecnologici che abbiamo a disposizione oggi, le trattative possono chiudersi in poche ore”.

Benitez, da un giorno all’altro, per una parte della stampa e dei tifosi sembra essere diventato un allenatore sopravvalutato e poco incline a calarsi nella realtà del calcio italiano. Qual è il tuo pensiero? 

Benitez non è certo cambiato improvvisamente, è facile adesso addossargli le colpe dell’eliminazione, tra l’altro è stato sottovalutato un aspetto importante: vincere a Genova, su un campo dove a mio avviso pochi la spunteranno, dove si rischiava il tracollo, dopo essere usciti dalla Champions, non è stata un’impresa semplice. In Italia abbiamo il difetto di ricordare solo le cose negative. Se poi, quest’anno non dovesse conseguire nessuno degli obiettivi preposti, allora sarà giusto fare le dovute considerazioni. Adesso lasciamolo lavorare in pace con la squadra che, a mio parere, è abbastanza competitiva, subito dietro a Roma e Juventus che avranno comunque l’impegno della Champions a differenza del Napoli”. 

De Guzman e David Lopez cosa possono dare in più al centrocampo azzurro rispetto a Behrami e Dzemaili?
Sono due buoni giocatori: De Guzman più propenso alla fase offensiva, Lopez a quella difensiva, possono fare bene. Sono due scommesse che il Napoli ha fatto ma lo erano anche Dzemaili e Behrami quando sono arrivati. Vediamo cosa possono dare, penso che si sono calati con la voglia e l’entusiasmo giusto e sono sicuro che risulteranno utili alla causa”.

In chiusura, hai qualche stella nascente da segnalarci?
“Non mi piace fare nomi, sono tutti ragazzi con grandi possibilità e preferisco tenerli tutti coi piedi per terra. Lasciamoli crescere e divertirsi giocando a pallone, valuteremo al momento opportuno”.

 

Carmine Gallucci

Carmine Gallucci

360 gradi è l'angolazione minima con cui osservo il mondo. Twitter: @CarmineGallucci

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