ESCLUSIVA-La Cagnina (All. U17 Padova):”Ecco cosa ho detto ai ragazzi ad inizio stagione, contro il Como sbagliato solo il primo tempo. Non resto a Padova, pronto a ripartire con chi mi mostrerà fiducia!”

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La Cagnina- Dopo aver giocato con Pavia, Cremonese e Real Vicenza, mister Josè Maria La Cagnina ha guidato nell’ultima stagione l’Under 17 del Padova.

Mister Josè Maria La Cagnina ha guidato nell’ultima stagione l’Under 17 del Padova che si è laureata giovedì 22 giugno scorso Vice-Campione d’Italia. Dopo aver vinto il Girone B del campionato Under 17 Lega Pro, la squadra veneta è riuscita a superare altri difficili ostacoli fino a conquistare la finale, purtroppo persa contro il Como.

Nel campionato scorso mister La Cagnina si è messo in mostra guidando la categoria 2000 degli Allievi Regionali del Padovacategoria Elite– con la quale si è piazzata in seconda posizione. Dodici mesi fa il passaggio all’Under 17 biancoscudata ottenendo sia un primo posto nel Girone che un secondo in assoluto su 61 squadre alla fine della stagione.

In esclusiva alla redazione di forzazzurri il mister nativo di Como ha rilasciato un’intervista in cui ha analizzato il campionato della sua squadra.

1) Buongiorno Mister, la sua Under 17 ha effettuato uno straordinario percorso in campionato vincendo il girone B con 54 punti e nei play off ha estromesso Francavilla e Fondi, in semifinale il Monopoli. Ci vuole analizzare questi tre momenti della stagione?

“Ad inizio stagione ho detto ai miei ragazzi che in campionato il nostro l’obiettivo doveva essere il primo posto in quanto credevo nel loro impegno e capacità. Devo dire la verità che tutta la squadra ha lavorato tantissimo e si è resa protagonista di una grande cavalcata che ci ha permesso di chiudere al primo posto il nostro girone. Ad un certo momento del torneo eravamo terzi, ma la mia squadra non ha mollato trovando la forza e la determinazione di vincere lo scontro diretto in casa della Reggiana per tre a uno alla terzultima giornata. All’ultimo minuto dell’ultima giornata, invece, grazie alla vittoria arrivata sul campo dell’Ancona per uno a zero, siamo riusciti a chiudere il campionato al primo posto. Ai play off abbiamo affrontato gare difficili, ma i ragazzi le hanno giocate col piglio giusto facendosi trovare preparati sia fisicamente che mentalmente. Contro il Francavilla abbiamo vinto in trasferta su un campo non semplice da conquistare e pareggiato al ritorno in casa. La sfida al Fondi è stata una vera battaglia, abbiamo pareggiato sul loro campo e in casa è arrivata una vittoria per tre a uno in nostro favore, in semifinale abbiamo sconfitto uno a zero il Monopoli, una gara caratterizzata dal gran caldo, ma i ragazzi volevano assolutamente disputare la finale e hanno dato tutto.”

2) Qualche giorno fa, invece, la sua squadra ha perso la finale contro il Como per 3-0. Cosa è mancato a suo avviso ai suoi ragazzi che, probabilmente, non hanno disputato una delle migliori partite?

“Sicuramente in questa stagione abbiamo sbagliato due primi tempi, uno contro il Venezia, l’altro contro il Como in finale e questo l’ho riferito anche ai ragazzi. In campionato siamo stati l’unica squadra dei cinque gironi ad aver perso due volte, quindi la nostra tensione è stata alta e abbiamo puntato sempre a raggiungere un risultato positivo. Purtroppo il primo tempo sbagliato contro il Como ci è costato il titolo nazionale, devo aggiungere che in tutta la stagione non siamo mai usciti dal campo a fine gara con più di due gol subiti. Questa sconfitta è arrivata anche per la troppa tensione che hanno avuto i ragazzi nell’affrontare la finale, personalmente mi prendo le mie responsabilità in quanto, probabilmente, ho commesso anche io degli errori, ma col senno di poi siamo tutti bravi a dire ciò che si poteva o non poteva fare. Mi ha consolato ascoltare l’intervista di mister Allegri, infatti il tecnico della Juventus ha dichiarato che nella finale di Champions League contro il Real Madrid, se avesse avuto la possibilità di tornare indietro, tra il primo e secondo tempo avrebbe sostituito due giocatori. Anche i grandi sbagliano e per me è stata una magra consolazione, porterò con me questa esperienza.”  

3) All’interno della sua rosa sono presenti molti giovani interessanti, tra questi anche Davide Rosso, Telesi e Gerthoux. Molte società importanti di A e B iniziano a monitorarli, crede che qualcuno possa andar via?

“Non saprei dirti esattamente quali trattative sono in essere in questo momento. L’unica situazione di cui sono al corrente è legata al quasi sicuro trasferimento di Davide Rosso al Bologna, un classe 2001 che è stato valorizzato dal nostro settore giovanile e sono contento per il ragazzo se dovesse trasferirsi in Emilia. Oltre a quelli che hai citato voglio evidenziare Ruggero, il 2001 Acampora, Boscolo e Marco Polazzon. Quest’ultimo ha subito un infortunio proprio nell’ultima giornata di campionato ed è un giocatore validissimo di grande prospettiva. A mio avviso, quindi, ci sono alcuni giocatori che possono ambire a categorie e squadre importanti, ma per questo ci sono gli addetti ai lavori che ne sanno tantissimo e decideranno il da farsi. Posso soltanto parlare bene dei miei ragazzi che hanno fatto tantissimo in campo.”

4) Solo qualche giorno fa si è conclusa la stagione, ma è già tempo di programmare. Quali obiettivi ha per il suo futuro? Sarà ancora l’allenatore dell’Under 17 del Padova?

“Tocchiamo un tasto dolente con questa domanda che mi poni. Da tre settimane il Padova ha nominato un nuovo responsabile del settore giovanile, qualche giorno fa mi ha comunicato che non sarò l’allenatore dell’Under 17 per la prossima stagione. Non solo, il responsabile ha anche aggiunto che non farò parte delle giovanili del Padova e questa decisione mi ha colpito negativamente in quanto ritengo che la meritocrazia debba vincere sulle amicizie e conoscenze varie. Pensavo di essermi meritato un posto nel settore giovanile, ma evidentemente mi sbagliavo. Ad onor del vero devo però ringraziare la società per avermi dato la possibilità di crescere guidando in questi due anni sia la categoria Allievi Regionali che l’Under 17. Adesso è difficile trovare qualche squadra che abbia bisogno di allenatori in quanto tra aprile e maggio avviene la programmazione per l’anno successivo e purtroppo soltanto pochi giorni fa mi è stato comunicata questa brutta notizia. Spero che salti fuori qualcosa di positivo al più presto, sono pronto e carico nel mettermi a disposizione di chi abbia intenzione di credere in me.”

Piero Vetrone