Fedele si sfoga: “Che delusione! Non vanno giustificati, se la sono fatta sotto contro un avversario alla loro portata! Il mio voto in pagella…”

Le dichiarazioni di Enrico Fedele sulle colonne de Il Roma: “Scusatemi, ma sono arrabbiatissimo. Allora lasciatemi sfogare perché io sono il primo tifoso del Napoli e questa eliminazione dalla Champions non riesco a digerirla. Non tanto per lo sfortunato pareggio di Belgrado, non tanto per il gol subito in extremis a Parigi e nemmeno per la rete incassata ingenuamente al San Paolo dalla Stella Rossa, ma soprattutto per la prestazione di ieri sera ad Anfield. Ci aspettavamo il miracolo, invece è arrivata una grande delusione ed i veri colpevoli sono tutti i giocatori azzurri che se la sono fatta sotto contro un Liverpool che non è più la grande potenza calcistica di un tempo. È una squadra come tante, di buona levatura a livello europeo, ma per niente superiore al Napoli, che incredibilmente non è riuscito a imporre quel gioco che sa fare molto bene. È entrato in campo baldanzoso, ma dopo appena pochi minuti di gioco è letteralmente scomparso dal campo lasciando il pallino agli avversari per tutto il primo tempo. Ho visto un Napoli impaurito, tremolante, mai in grado di recuperare una seconda palla a centrocampo, sovrastato dalla fisicità dei “Red”. Insomma una grande delusione che mi costringe a mettere un “uno” in pagella a tutti. Non salvo nessuno: Insigne addirittura con un atteggiamento irritante, Hamsik e Allan imbambolati a centrocampo, Fabian Ruiz assente, per non parlare dei difensori, soprattutto Mario Rui e Koulibaly che hanno lasciato via libera a Salah. Ovviamente in molti mi contesteranno duramente soprattutto per quel gol del pareggio fallito nel finale da Milik: ma se il polacco segnava il Napoli si qualificava…. Vero, verissimo ma quanti gol ha fallito il Liverpool e quante parate ha fatto Ospina? Ancelotti, a fine gara, ha dichiarato che non ha rimpianti. Io, invece, ne ho tanti, perché mi aspettavo da parte di tutta la squadra un atteggiamento diverso e non così rinunciatario. Certi professionisti non vanno giustificati quando se la fanno sotto contro avversari, a mio avviso, alla loro portata”.