Gazzetta – Non è facile convincere Sarri, ma Milik non ha alcuna voglia di arrendersi…

ancelotti milik

L’edizione odierna della Gazzetta dello Sport scrive sul rientro di Milik:

“Venti mesi di Napoli e una storia ancora tutta da raccontare. Il destino ha voluto che la nuova esperienza riservasse ad Arkadiusz Milik più amarezze che gioie. La metà del tempo napoletano l’ha trascorsa in convalescenza, per rimettersi dopo i due infortuni che ne hanno ostacolato la crescita. Un periodo nero, insomma, superato con il sostegno di un carattere forte e determinato, che gli ha consentito di ripartire per ben due volte dopo le operazioni subite ad entrambe le ginocchia per la ricostruzione dei legamenti crociati anteriori […]

Prendersi il Napoli. È questo l’intento dell’attaccante polacco. D’altra parte sarebbe stato suo senza le sventure. Due estati fa, era stato il prescelto per sostituire Gonzalo Higuain, passato intanto alla Juventus. Aurelio De Laurentiis versa 35 milioni di euro all’Ajax, comprensivi di bonus, per ingaggiarlo. Le perplessità estive dell’ambiente napoletano durano appena una giornata, perché alla seconda, è proprio Milik a far esplodere il San Paolo con una doppietta che consente al Napoli di battere il Milan e di vincere dopo il pareggio nella gara d’esordio a Pescara. Riesce a mettere insieme 6 presenze, il giovane centravanti, e 4 reti (altra doppietta al Bologna), prima dell’infortunio. I suoi numeri sareb￾bero potuti essere esaltanti, dunque,se avesse potuto avere continuità. Finora, in due stagioni in maglia azzurra, Arkadiusz ha messo insieme 31 pre￾senze e 10 gol.

Non è semplice convincere Maurizio Sarri. Ma Milik non ha alcuna voglia di arrendersi, vuole giocarsela con gli altri attaccanti, convinto com’è di poter essere molto utile alle esigenze tattiche dell’allenatore. A Reggio Emilia, è subentrato a 20 minuti dalla fine e in quel tempo così limitato è riuscito a tenere in allerta l’intera retroguardia del Sassuolo, colpendo prima una traversa e poi costringendo Consigli ad una prodezza per evitare il peggio. Impegno che, probabilmente, niente cambierà nelle gerarchie dell’intransigente Sarri che per nulla al mondo rinuncerebbe al suo tridente titolare. Callejon, Mertens e Insigne non sono mai stati messi in discussione e i risultati gli hanno fin qui dato ragione. Ma in questo finale di stagione Milik potrà tornare molto utile, la sua presenza in area garantisce fisicità e centimetri e quando l’avversario predilige soltanto difendersi, uno come lui può essere la soluzione per sfondare il muro, magari esaltando quel gioco di testa che in area il Napoli non ha.

CAMBIO MODULO È l’unico giocatore, Milik, che può sollecitare Maurizio Sarri a modificare il suo 4­3­3. In effetti, quando l’ha avuto a disposizione, in determinate partite, l’allenatore toscano l’ha utilizzato a gara in corso cambiando, così, lo schieramento tattico: con il polacco in campo, infatti, il Napoli gioca col 4­2­3­1, un modulo che viene utilizzato soprattutto quando c’è da recuperare il risultato o vincere la partita. In questo finale di campionato, servono punti pesantissimi e l’impiego di Milik potrebbe essere una delle alternativeadisposizione di Sarri per superare anche la prevedibilità del suo gioco”.

Carmine Gallucci

360 gradi è l'angolazione minima con cui osservo il mondo. Twitter: @CarmineGallucci

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