Gesù, è caduto ‘o banco ‘e Napule

JEPPSON001Quanti avranno sentito questa frase? A che cosa si riferisce?

Ebbene, cercheremo di raccontarvi meglio possibile la storia di questa frase che fa parte della storia del calcio Napoli. Tutto cominciò quando Achille Lauro, proprietario della squadra, armatore della Flotta Lauro e Sindaco della città, forse, per consolidare il suo consenso elettorale volle regalare alla città un grande colpo di mercato. Era il 1952! Acquistò dall’Atalanta lo svedese Hasse Jeppson per 75 milioni di lire più 30 di ingaggio per l’attaccante. Complessivamente spese 105 milioni di lire, equivalenti a 1 milione e 700 mila euro di oggi. Certamente, l’acquisto di Bale da parte del Real Madrid per 101 milioni di euro dello scorso anno sembrerebbe ridimensionare enormemente la portata storica dell’acquisto, ma sarebbe un errore. Era la prima volta che veniva superata in Italia la cifra dei 100 milioni di lire, ed erano stati spesi dal Napoli. Fu un record. Un altro record sarebbe stato quello del 1984 (32 anni dopo Jeppson) quando per la prima volta fu superata la cifra di 10 miliardi di lire per l’acquisto di Diego Armando Maradona. Ne furono spesi 13,5 miliardi, paragonabili a 18 milioni di euro di oggi. Comunque, meno di un quinto dell’acquisto di Bale sopra citato. Questa è una ulteriore dimostrazioni di quanto siano strapagati alcuni ottimi giocatori di oggi. Bale a parte, si pensi ai 94 milioni di euro per acquistare Cristiano Ronaldo nel 2009 e ai 75 milioni per acquistare Zinedine Zidane nel 2002. Non sarà sfuggito che tutti e tre sono stati acquisti del Real Madrid!

Torniamo al 1952. Jeppson aveva 27 anni e una carriera già importante alle spalle. Nel 1950 aveva disputato il mondiale in Brasile, conquistando il terzo posto e segnando due gol proprio all’Italia di Parola, Amadei e Boniperti. Si racconta che Hasse amasse già Napoli dall’anno prima, quando arrivò in città per la partita Napoli Atalanta, rimanendo colpito dal sole e dal mare che gli ricordavano i paesaggi della sua infanzia nelle vicinanze di Goteborg. Lauro ne approfittò e offrì quella cifra sbalorditiva che poteva competere con il capitale intero depositato nel Banco di Napoli. A differenza dell’acquisto di Maradona, quella cifra fu interamente sborsata dal Presidente della società, mentre Ferlaino dovette ricorrere ad abbondanti finanziamenti proprio del Banco di Napoli.

In seguito al contrasto di un avversario che fece volare per terra l’attaccante svedese un tifoso dagli spalti dello Stadio Collana al Vomero esclamò “Gesù, è caduto ‘o banco ‘e Napule!

Il rendimento del “Banco di Napoli” in campo fu altalenante. In quattro stagioni segnò 52 gol in 112 partite. Si cominciò benissimo con un bellissimo quarto posto, posizione più alta raggiunta dal terzo posto del 1934. Quello era il Napoli dell’immenso Antonio Vojak. Hasse, però, era un personaggio distante dall’essere un idolo delle folle napoletane, che idoleggerà piuttosto Luis Vinicio, ‘o lione, arrivato a Napoli nel 1955.
Il nome di Jeppson rimase legato, oltre che ai suoi bellissimi gol di testa, anche ai clamorosi gol sbagliati. Furono per lui coniate dell’espressioni rimasi celebri nella storia del tifo napoletano: “U anema ‘e Jeppson” e “Mannaggia Jeppson”.

Oltre a calcare il campo dello Stadio Collana, amava anche giocare a Tennis. Partecipò ad un torneo organizzato dal Circolo del Tennis Club Napoli con lo pseudonimo di Verde, perché Lauro non voleva che la sua esibizione fosse resa nota al grande pubblico. In quell’occasione batté Horst Hermann, fortissimo giocatore tedesco.

Hasse, però, amò davvero Napoli. Nel 1957 sposò la napoletana Emma Di Martino, conosciuta proprio nel circolo tennistico partenopeo.

Dopo aver girato il mondo al seguito della sua impresa di import-export si fermò a Roma, dove si è spento lo scorso anno all’età di 87 anni.

 

Amedeo Gargiulo

Amedeo Gargiulo

Laureato in Lettere Moderne alla Federico II di Napoli nel 1997. Seconda Laurea in Storia all'Alma Mater di Bologna nel 2012. È insegnante di Lingua e Letteratura Italiana nella Scuola secondaria di secondo grado dal 2007. È giornalista pubblicista dal 2017. Nel 2020 ha pubblicato il suo primo romanzo storico: "Κύμη (Cuma)" Azeta Fastpress. Si occupa di due rubriche sulla storia del Calcio: "Tasselli di storia napoletana" per Forzazzurri.net e "SINE QUA NON, siamo qui noi" per 1000CuoriRossoblu. È Presidente della Associazione Culturale Enciclomedia ODV.

View all posts by Amedeo Gargiulo →