Ghoulam: ”Non potevo rifiutare la chiamata di Benitez”

ghoulam35465Faouzi Ghoulam sarà ospite della trasmissione “In casa Napoli” in onda su +N. Segui la diretta testuale dell’intervista al difensore azzurro.

Sulla sconfitta con il Parma: “E’ difficile spiegare come si possa passare dalla vittoria con la Juve alla sconfitta di ieri sera. Al San Paolo è più facile con i nostri tifosi. A Parma era difficile, la squadra di Donadoni gioca 1 vs1 su tutto il campo ed è difficile trovare spazi. Nel secondo tempo c’è stato un calo fisico”.

Fino ad ora il mio bilancio è positivo, non è mai facile per un giocatore che arriva nel mercato di gennaio. Una lingua diversa, una città diversa. Il mio lavoro con il Saint Etienne ha pagato, sono stato felicissimo quando Benitez mi ha chiamato”.

Sul ruolo: “In Francia ho giocato in una difesa a quattro da terzino sinistro. In Italia i giocatori sono più aggressivi, è molto più difficile”.

Sull’errore di Bergonzi in occasione del contatto Zapata-Mirante: “Non posso parlare dell’operato dell’arbitro. Sicuramente sarebbe stato un punto in più in classifica”.

Siamo una grande squadra composta da grandi giocatori ed abbiamo bisogno gli uni degli altri”.

Sulla possibilità di giocare in una difesa a tre: “Il mister l’ha provata in allenamento”.

Benitez è un grande allenatore e vuole vincere ogni partita, che sia campionato, Champions o coppa Italia. Non ci siamo fermati dopo la vittoria con la Juventus”.

Napoli punto d’arrivo? Voglio crescere e continuare a migliorare. Il Napoli è una grande squadra ed il mister ha un grande progetto, mi piace lavorare con lui”.

Su Gomis, Gonalons e Umtiti: “Difficile parlare dei calciatori del Lione dato che la rivalità con il Saint Etienne è forte. Gomis è davvero un gran giocatore così come Umtiti, difensore centrale mancino”.

Non avrei mai pensato di lasciare il Sain Etienne a gennaio, stavo facendo molto bene e mi giocavo una maglia per il Mondiale. Dopo la chiamata di Benitez è cambiato tutto. Il Napoli è una famiglia, mi piace il modulo con cui giochiamo”.

Sulla scelta di giocare con la nazionale algerina: “Sono sempre stato legato alla mia nazione. Ho giocato con l’under 21 francese per aver maggiore visibilità, ma non potevo rifiutare la chiamata della federazione”.

“Il Napoli è stata la squadra che si è mossa in modo più concreto, pagando i 5,5 milioni richiesti dal Sain Etienne”.

Sulla religione musulmana: “E’ facile conciliare la religione ed il lavoro, basta separare i due ambiti”.

Sulla coppa Davis a Napoli: “Ho seguito i match, mi piace molto il tennis”.

Mio fratello mi segue sempre, da quando sono andato al Sain Etienne. La mia famiglia è importante per me”.

A Napoli ho trovato la stessa atmosfera e lo stesso calore che si prova in Algeria. E questo mi ha fatto molto piacere”.

fonte:iamNaples

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Fabio Sorrentino

Il Napoli è la mia unica fede

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