Giovanili- Ad eccezione di qualche compagine che si è ben comportata, anche nella stagione 2016/17 la Campania non ha regalato particolari soddisfazioni.
Dopo aver esaminato l’andamento delle compagini campane relative alla categoria Primavera (clicca qui per articolo) diamo un voto alla Berretti Lega Pro protagonista con due squadre su tre in questa stagione. La Casertana ha avuto un’annata difficile in cui ha toccato il fondo in più di un’occasione, la Paganese ha conquistato per la prima volta nella sua storia (clicca qui) i play off, ma non è riuscita a qualificarsi per i Quarti di Finale. Infine la Juve Stabia, dopo l’anonimo campionato della passata stagione, ha centrato i Quarti senza riuscire a superarli. La Berretti merita comunque un bel 6.5 nel complesso.
Continuità, programmazione, senso di rivalsa e voglia di lottare per conquistare qualcosa di importante: nella stagione 2016/17 tutto ciò si è visto per lunghi tratti nella categoria Berretti.
In casa Casertana ad onor del vero la stagione inizia anche bene, sulla scia dei risultati ottenuti nella stagione 2015/16. Infatti i ragazzi di mister Nunzio Gagliotti, uno che il suo l’ha fatto, conquistano ben 3 vittorie su 4 tra settembre e ottobre, ma lunedi 6 novembre si agitano le acque in casa rossoblù. Infatti, la dirigenza esonera mister Gagliotti e chiama sulla panchina dei campani mister Salatiello. Come riportato da tuttocasertana.it il motivo per cui Nunzio Gagliotti viene allontanato è riconducibile alla sbagliata gestione del gruppo, pronta invece è la replica dello stesso mister che non solo dichiara di restare sbalordito dall’accaduto e dalla motivazione dell’esonero, ma aggiunge di non aver mai accettato di far giocare calciatori raccomandati nella Berretti rossoblù. Successivamente la squadra va allo sbaraglio perdendo malamente i derby contro Paganese e Juve Stabia, ma il fondo lo tocca a Siracusa, con mister Esposito diventato nuovo trainer nel frattempo in panchina, subendo ben cinque reti. Arrivano nel 2017 altre pesanti sconfitte e soltanto nel finale del Torneo una reazione di orgoglio tocca i rossoblù che battono Vibonese e Akragas, fermando sull’1-1 il Catania. Archiviata la stagione si resta in attesa dell’organigramma societario per le giovanili rossoblù, siamo certi che Clemente Santonastaso, assieme al suo gruppo di lavoro, formerà una cantera rossoblù degna della propria città che in passato ha dato al calcio importanti e validi giocatori.
La Paganese coglie un terzo posto in campionato che vale l’accesso alla Fase di Qualificazione a Gironi. Per la prima volta gli azzurrostellati di mister Matrecano, diventato da poche settimane il nuovo tecnico della Prima Squadra al posto di Grassadonia, si qualificano ai play off. Purtroppo la Paganese perde il primo match contro il Catania, vince 3-0 con grande determinazione il secondo round contro il Lecce, ma per differenza reti deve abbandonare la competizione. Nonostante un rafforzamento importante avvenuto nel mese di Gennaio alla riapertura del mercato, la squadra non vola ai Quarti di Finale che, a nostro avviso, avrebbe dovuto acciuffare stante l’importante qualità tecnica e tattica in rosa. E ora si riparte con mister Panico in panchina (clicca qui per esclusiva forzazzurri), un profilo importante per far crescere i ’99 e i 2000 con l’obiettivo di arrivare più in fondo possibile anche nel prossimo Campionato.
E’ andata meglio sicuramente alla Juve Stabia. La formazione di mister Mimmo Panico vince il Girone E in cui sono inserite anche Casertana e Paganese, supera la Fase di Qualificazione a Gironi, ma ai Quarti di Finale, dopo aver vinto 1-0 sul campo del Livorno si fa ipnotizzare dai labronici al ritorno perdendo 1-2 in casa e addio finali scudetto. A Prato arrivano Livorno, Catania, Renate e Reggiana, tre squadre del Nord e una del Sud tanto per cambiare. Nella passata stagione la finale è stata disputata a Roma tra Cittadella e Arezzo con i veneti che si sono laureati campioni per 2-1.
La categoria Berretti quest’anno ha fatto abbastanza bene, ma si ha la sensazione che, nel momento in cui bisogna sempre “diventar grandi”, manchi la necessaria esperienza, qualità di gioco e convinzione nell’andare a vincere qualcosa di importante. Il calcio tecnico e tattico del Nord riesce a primeggiare quasi sempre su alcune organizzazioni di gioco prodotte dalle compagini del Sud. Non è un caso che, negli ultimi 10 anni, ad eccezione di Latina e Frosinone che rappresentano il Centro-Sud, solo compagini del Nord sono riuscite ad alzare la Coppa del Tricolore.
Piero Vetrone