Giovanni Galeone: “Benitez è un grandissimo allenatore”

GALEONE 558877L’ex allenatore napoletano, che è stato sulla panchina dei partenopei nella stagione 1997/1998, ha elogiato il tecnico spagnolo, Rafa Benitez, persona fondamentale nella crescita della società di De Laurentiis: “Il lavoro fatto da Benitez è stato super cambiando tutto in un anno. Sono arrivati tantissimi giocatori  perché per 8/11 la squadra era completamente nuova rispetto agli anni precedenti. Il tecnico spagnolo, nel giro di un solo anno, ha cambiato sistema di gioco e mentalità. Infine la cosa più importante: Rafa Benitez ha fatto conoscere Napoli in Europa differentemente dal passato, al di fuori di una sola partita di tre anni fa contro il Chelsea. Quest’anno i partenopei  ha fatto benissimo in Coppa Campioni, ha giocato abbastanza bene anche in Europa League nonostante l’eliminazione con il Porto. Anche se erano grandi giocatori era difficile metterli insieme in un solo anno, e credo che Benitez ci sia riuscito alla grande, soprattutto con l’introduzione di una mentalità offensiva”.

Nonostante la mentalità offensiva, Galeone fa un appunto“Non è detto che se Benitez gioca con una mentalità offensiva non lavora anche sulla fase difensiva,  così come non è detto che lo faccia Garcia con la Roma. Sono tipi di allenatori che privilegiano un gioco, che è quello non subire il possesso palla degli avversari. Cercano a tutti i costi di proporre gioco, poi è normale se l’avversario è tanto più forte, ti batte: ci può stare. Allenatori come Benitez sono capaci di dare un’impronta alla squadra. Lui è un grandissimo allenatore, non un grande. Lo considero tale non perché quest’anno è stato al Napoli, lo consideravo un grandissimo allenatore anche quando l’hanno cacciato dall’Inter: questa è la dimostrazione che l’Inter ne capisce poco”.

La crescita del calcio italiano deve partire innanzitutto dal settore giovanile, ma l’ex allenatore, tra le altre squadre, di Pescara e Udinese ha le idee chiare: “Il settore giovanile italiano conta meno di niente. Non ci sono allenatori che sanno allenare i settori giovanili, perché tutti pensano solo ai numeri o agli schemi da attuare. Questi allenatori si dimenticano di insegnare come si gioca a calcio. I settori giovanili italiani sono un disastro, costituendo così una delle cause della carenza della disfatta del nostro calcio, non solo nel Mondo, ma anche in Europa”.

La posizione di Marek Hamsik è stata sempre oggetto di discussione nel corso dell’ultima stagione: lo slovacco è un trequartista o un centrocampista?. Galeone precisa: “Marek Hamsik non può essere considerato una punta nel sistema di gioco di Benitez. Nella trequarti, ai lati, credo che Callejon e Mertens siano più maturi, in attesa della maturazione di Insigne. In questo tipo di gioco Hamsik non si trova benissimo, per cui il Napoli dovrebbe andare a comprare un giocatore con altre caratteristiche in quel ruolo. Lo slovacco, se ha voglia, può giocare a centrocampo nei due. Hamsik è bravissimo negli inserimenti con una punta come Cavani, che faceva tanto movimento. Con Higuain, che cerca anche lui i fraseggi nello stretto, lo slovacco non si trova benissimo”.

Infine un consiglio per la Nazionale“I nomi che circolano nelle ultime ore per la panchina della Nazionale sono tutti bravi allenatori. Ci sono ManciniAllegri e Spalletti: sono tre allenatori di grande levatura. Credo che Mancini e Allegri siano quelli più adatti”.

Fonte: PianetaNapoli.it

Dario Catapano

Laureato in giurisprudenza e giornalista dal Febbraio 2014. Nelle cose che faccio ci metto il cuore...e la faccia! Facebook: https://www.facebook.com/dario.catapano1 Twitter: @DarioCatapano

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