Iavarone: “Vissuti 180’ di intensità emotiva e gran calcio, ma c’è un punto in cui troppo spesso casca il mondo Napoli…”

Toni Iavarone scrive su Napoli-Real Madrid sul suo blog

“Si può essere a un passo dal cielo, si riesce a volte ad assaporare il gusto della vittoria eccellente quando fai gol, come quello di Mertens, (e sono 18) nientemeno che al Real Madrid. Poi – e ce n’è sempre uno nelle partite del Napoli – l’illusione prende solennemente forma e corpo, tanto da diventare una sconfitta. È peccato o punizione in quella che sembrava dovesse essere la madre di tutte e partite? Chissà, certo è che il Napoli ha vissuto 180’ di intensità emotiva e di gran calcio, di crolli mentali e di bel gioco, di amarezze e di speranze. Purtroppo nessuno di questi ingredienti avrebbe mai potuto stupire uno squadrone, zeppo di campioni e fuoriclasse, pur se come ieri, appariva più una squadretta che il colosso che rappresenta.

Si spiega così il Napoli affascinante e impossibile che ha messo sotto il Madrid per un bel po’ e che lo ha piegato su quel poco di schiena dritta che aveva. È stata un’ora di ritmo azzurro e giocate perfette con un’intensità che sembrava smarrita. Così come, quindici giorni fa, pareva essersi perso il mondo Napoli, completamente capovolto dopo il 3-1 buscato al Bernabeu e oggi, dopo un altro 3-1, tornato a vivere in pace (apparente) e serenità (augurabile) in quel tormentato rapporto De Laurentiis-Sarri. Infine la storia del peccato originale: quei gol presi da Sergio Ramos rappresentano l’omerico punto di non ritorno della difesa napoletana. Marcamento a zona e occhio alla palla e non all’uomo. Qui casca, e purtroppo troppo spesso, il mondo Napoli.

Ma tant’è, in una sconfitta vissuta con tanta amarezza, si può pure uscire a testa alta e trovare forza e energia. Perché la priorità, aldilà di questa dolce illusione Champions, resta il campionato e la corsa verso e oltre la Roma”.