Il Mattino – La norma sui cori discriminatori è chiara: può intervenire anche il responsabile dell’ordine pubblico

Norma sui discriminatori:

Secondo quanto riferisce Il Mattino, le parole di Ancelotti sui cori razzisti, si riferiscono al punto 1 dell’art 11 del Codice di giustizia sportiva. Secondo questo punto, l’arbitro dispone la sospensione definitiva, prendendo atto dei comportamenti dei tifosi. Inoltre, in base all’art. 62 del Noif, anche calciatori e tesserati possono intervenire. Anche il responsabile dell’ordine pubblico dello stadio, designato dal Ministero dell’Interno, può “rilevare cori, grida e ogni manifestazione discriminatoria costituenti fatto grave”.

Il tecnico azzurro, quindi, non tollererà più i cori razzisti contro il suo Napoli e i suoi tifosi. Ancelotti ieri ha chiaramente espresso il suo pensiero a tal proposito: “C’è un regolamento, se a Bergamo partiranno cori razzisti o di discriminazione, così come da norme esistenti, il capitano chiederà all’arbitro di interrompere la partita. Se saremo insultati, ci faremo rispettare”. Come riporta quotidiano campano, lo scorso anno in 9 trasferte su 19, sono state sanzionate le squadre che hanno ospitato il Napoli per cori discriminatori.