Il Roma – Con Ancelotti tutto è possibile

Il quotidiano Il Roma si sofferma sulla gestione della rosa da parte di Ancelotti e su come ciò impatti sulla psicologia dei calciatori:

“Non è solo turnover. Ancelotti sta facendo divertire tutti gli azzurri di Salvatore Caiazza Non chiamatelo turn over. Ma solo utilizzo della rosa a 360 gradi. Si divertono tutti in casa Napoli da quando è arrivato Carlo Ancelotti. Solo qualche calciatore ha una abbondanza di minuti giocati mentre tutti gli altri hanno un rendimento equilibrato. Non ci sono più titolarissimi ma solo qualche elemento di cui l’allenatore non può fare a meno. Vedi Koulibaly ed Insigne. Per il resto ruotano tutti. E sono tutti felici e contenti. Non ci sono musi lunghi a Castelvolturno. Ognuno si sente utile alla causa partenopea. L’allenatore di Reggiolo parla con tutti e a tutti dà l’opportunità per mettersi in mostra. L’altra sera è successo a Malcuit di esordire e fare una grande bella figura. Il terzino preso dal Lille ha mostrato grandi capacità offensive e non ha pagato lo scotto di chi non conosce il campionato italiano. Ancelotti gli ha impartito bene le cose da fare. E lui le ha fatte molto bene. Non ce ne voglia Sarri, ma uno come il biondo platino avrebbe giocato qualche minuto verso dicembre. Ancelotti, invece, gli ha dato la responsabilità di tenere la fascia e lui non ha tradito le attese. Ma con Carletto stanno tutti bene. Vedi Maksimovic che era stato costretto a scappare in Russia perdendo anche la convocazione ai Mondiali. Il serbo è padrone del reparto assieme a Koulibaly. E non si può dire che Inglese fosse scarso. Anche perché aveva tenuto a bada pure Simeone della Fiorentina. Si valorizzano tutti, dunque, indistintamente. Ancelotti vuole arrivare il più lontano possibile con una rosa sempre fresca. Certo, quei calciatori che non uscivano mai dal campo con Sarri potrebbero dispiacersene ma conta il gruppo e non il singolo. Ognuno deve rendersi conto che è utile ma non indispensabile. Sta di fatto che con l’utilizzo di Malcuit di mercoledì sera sono stati schierati già 20 calciatori dall’inizio. Manca all’appello solo Ounas. Naturalmente nella lista non ci sono gli infortunati. «Sarà difficile scelgere l’undici anti-Juventus », ha detto Ancelotti dopo il successo contro il Parma. E non lo dice tanto per ma perché sa di poter fare torto a qualche suo ragazzo che potrebbe rendere al massimo. Ma appunto, in campo si va in undici e chi resta fuori deve fare il tifo per il compagno che gioca sperando poi di poter entrare a gara in corso. Ci si prepara, dunque, per il match più atteso dell’anno per i tifosi napoletani. Quello contro la Signora. L’appuntamento è prima allo Stadium. Domani alle 18 c’è un confronto che non vale lo scudetto ma che è molto sentito lo stesso. D’altronde negli ultimi anni solo Juventus e Napoli si stanno dando battaglia mentre tutte le altre stanno sempre indietro. Quelli che adorano fare le griglie scudetto avevano messo gli azzurri al quinto posto. Ma si sono dovuti rimangiare tutto dopo sei giornate di serie A. Pensavano il mercato del Milan potesse valere più della rosa partenopea. O che Spalletti potesse subito superare Ancelotti. Magari lo farà anche ma al momento sta guardando la targa a Carletto. Ancelotti ha poco tempo per preparare la sfida alla capolista. Ma sa bene che certe partite non hanno bisogno di impostazioni tattiche o altro. Si va sicuramente in campo con il 4-4- 2 ma poi sta tutto nella forza fisica e mentale dei calciatori. L’anno scorso la capocciata di Koulibaly fece impazzire tutti ma poi a Firenze ci si sciolse dopo che il giorno prima la Juve vinse a modo suo a Milano con l’Inter. Ora che succederà? Con Carletto tutto è possibile.”

Mario Scala

Il grande giornalista pone le domande giuste per far emergere ciò che altrimenti resterebbe nascosto.

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