Italia, ai mondiali con tanti dubbi

EURO 2012: ITALY NATIONAL TEAMIn gare così, contro avversari di categoria inferiore (il Lussemburgo è solo 112° nella classifica Fifa e aveva sempre perso negli otto precedenti contro l’Italia) la cosa più importante è non farsi male, preservare muscoli, caviglie e ginocchia ed evitare figuracce. Missione compiuta a metà per gli azzurri, che sono usciti dallo stadio ‘Curi’ di Perugia tutti interi, ma sono riusciti nell’impresa di non battere i modesti avversari, allungando a sette le gare senza vittoria (sei pareggi e una sconfitta contro la Spagna) che manca dal 10 settembre 2013 (2-1 alla Rupubblica Ceca).

Prandelli ha minimizzato a fine gara, ma senza dubbio sull’aereo per il Brasile si porterà più incertezze che convinzioni. Da 20 anni a questa parte l’Italia non vince l’ultima amichevole pre-Mondiale e anche questa volta la tradizione è stata confermata. La squadra di Prandelli si è confermata allergica alle gare che non contano, visto che ne ha vinte solo 4 su 22. Peccato che l’avversario, che a fine gara ha festeggiato (giustamente) come se avesse vinto il Mondiale, solo 10 giorni aveva preso cinque sberle dal Belgio, una delle 32 finaliste della Coppa del Mondo.

Se il ct cercava risposte importanti, non le ha di certo avute, da nessuna delle tre Italie viste in campo (con il doppio play, con le due punte – Cassano al fianco di Balotelli – e con il tridente anomalo nel finale). A centrocampo c’era grande attesa per vedere all’opera il duo Pirlo-Verratti e le risposte sono state interlocutorie: più attivo il centrocampista del Psg, che ha schiacciato un po’ i piedi allo juventino. Un esperimento durato 55′ e non proprio riuscito.

Anche la scelta di lasciare Balotelli davanti da solo, con Marchisio e Candreva e svariare alle sue spalle, ha lasciato parecchio perplessi. Lo juventino ha il merito di aver realizzato il goal dell’illusorio vantaggio, grazie a un ottimo inserimento a centro area, ma nella prima frazione lo juventino e Candreva hanno giocato davvero pochi palloni. La manovra offensiva ha giovato senza dubbio dell’inserimento di Cassano, che appena entrato ha messo Balotelli davanti al portiere: sfortunato il milanista che ha colpito la traversa. In avanti, probabilmente per la scarsa brillantezza, si tira in porta con il contagocce e con poca precisione: un problema da risolvere al più presto per evitare brutte sorprese.

Fantantonio ha preso il posto di Verratti e con l’arretramento di Marchisio a centrocampo la squadra è sembrata più quadrata e meno confusionaria. Un po’ meglio la manovra quando è passata dai piedi di Verratti a quelli di Pirlo, ma pur sempre troppo macchinosa. Sarà anche per i carichi di lavoro, ma qualche palla persa di troppo non ha fatto piacere a Prandelli. Così come il fatto di aver preso ancora una volta goal da calcio da fermo, per giunta a cinque minuti dalla fine: Chanot salta indisturbato e batte Buffon. Inaccettabile.

Se c’è qualcosa che ha funzionato in una serata storta sono state le verticalizzazioni, che hanno messo in crisi il Lussemburgo soprattutto nel primo tempo. Prima Balotelli ha calciato alto pescato da Candreva, poi lo stesso laziale è stato imbeccato da Pirlo e fermato ingiustamente per fuorigioco dal guardalinee a tu per tu con il portiere. Nella ripresa, invece, Cassano ha pescato un paio di volte Balotelli che citeneva tanto a segnare, ma dovrà aspettare il test contro il Fluminense per riprovarci.

Per trovare un altro motivo per sorridere, il ct deve guardare in casa d’altri: a Miami l’Inghilterra, prima avversaria il 14 giugno, non è andata oltre il 2-2 con l’Ecuador. Come si dice in questi casi: “Mal comune mezzo gaudio”.

Fonte: rsgol

Carmine Gallucci

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