La stampa contro il Napoli: distrugge le certezze nella testa dei giocatori

“Sono tutti scarsi”. La stampa distrugge le certezze che faticosamente Spalletti cerca di infondere nella testa dei calciatori.

“Siete scarsi! Siete scarsi!”: E’ questo che continuamente la stampa, da ogni parte, sta urlando, insinuando, sbattendo in faccia a calciatori che fino a ieri erano idoli indiscussi di questa squadra, come se affrontare quattro o cinque partite nella Serie A italiana, per calciatori del calibro di Mertens, Manolas e Demme – fino a ieri ritenuti indispensabili – sia di una difficoltà incalcolabile.

Stanca, a dire il vero, leggere o ascoltare le solite congetture sulla Coppa d’Africa, come se gennaio sia portatore di sventure che vanno preannunciate e sbandierate già tre mesi prima, e non sia invece un mese nel quale si rivelino le carenze strutturali ed organizzative di un calcio che pensa sempre più ai soldi (seguito a ruota da questa sedicente informazione sportiva) e sempre meno ad un’armonia oramai invocata da tutti, ma per cui nessuno è disposto a perdere qualcosa. Le Leghe nazionali pensano agli spiccioli, e a mantenere venti formazioni nella massima serie: numero, che dilata la forza delle rose soprattutto delle squadre meno forti, accentuando il divario tra le prime e le ultime. L’inutile Nations League, e la pessima Conference League, insieme all’idea balzana di un mondiale ogni due anni (con tanto di sondaggio da parte della Fifa, risultato a favore di tale amenità) sono un’imbarazzante autodenuncia del fatto che il pesce puzza dalla testa.

Ecco il vero tema: la stampa non parla di queste anomalie, ma si sofferma su cosa farà De Laurentiis per gennaio, e cosa farà Spalletti per tamponare la situazione, senza però sottolineare la forza e la profondità della rosa del Napoli. Gli idoli di ieri (Ciro! Ciro! Diego! Diego!) sono diventano le mezze calzette che dovranno evitare al Napoli sconfitte inevitabili contro le corazzate Juventus, Sampdoria, Bologna, Salernitana e forse Venezia. Non è pensabile che il Napoli possa fare almeno dieci punti. E’ impossibile scriverlo almeno tra parentesi o sussurrarlo a bassa voce. Il vero controsenso è che si dice che il Napoli quest’anno è uno dei più forti degli ultimi anni, anche per profondità di rosa (che è la stessa al 95% di quella che aveva Gattuso l’anno scorso, ma lungi dal denunciare i disastri partenopei dell’amico Rino che non vogliono nemmeno dalla serie B) ma tale abbondanza non vale per la Coppa d’Africa, perché c’è da affrontare questo “tema scottante” nei casi in cui si è in buona fede. Per coloro che invece sono pagati a gettone per dire idiozie, o per vomitare rancori, c’è invece l’immancabile abitudine di vomitare sentenze puntualmente sconfessate dal campo e dal lavoro che questi ragazzi svolgono, seguiti e guidati da un tecnico preparato e voglioso di far bene.

C’è allora speranza Dries, Diego, Kostas, Andrea. C’è ancora chi crede che siate ottimi calciatori, che col lavoro potrete contribuire a fare delle ottime partite mentre i vostri colleghi saranno impegnati a contendersi questa Coppa di gennaio. Evitate però di leggere giornali e vagare sui siti “sportivi”, stanno ancora gridando, insinuando più o meno velatamente, che siete delle pippe, e noi che non siamo della stessa pessima pasta, difendiamo invece il nostro pensiero libero e neutrale sulla nostra squadra del cuore, e su calciatori che porteranno invece tante soddisfazioni.

Barbara Marino

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