L’appello di Mamma Antonella ai tifosi per Ciro: “Niente ritorsioni, solo preghiere per mio figlio”

ANTONELLA LEARDI CIRO ESPOSITO 12423413Mamma Antonella: «Nessuna vendetta, ma solo preghiere per Ciro». La mamma ha affidato il suo appello ai tifosi in una lettera letta pubblicamente, ieri sera, nell’auditorium di Scampia durante la veglia per suo figlio, ancora in condizioni critiche al Policlinico Gemelli di Roma. Stesso appello da Michele, fratello di Ciro: «Sono molto amareggiato per quello che è successo oggi. Noi tifosi dobbiamo essere una grande famiglia». Il quartiere dove Ciro abita e lavora si è mobilitato per il ragazzo il cui quadro clinico nelle ultime ore è peggiorato.

«E’ di nuovo intubato e sedato – ha spiegato dal palco Angelo Pisani,presidente dell’ottava municipalità e legale della famiglia Esposito, che ha organizzato l’iniziativa di ieri sera insieme a Maria Puddu,dell’associazione Sant’Ivo di Bretagna- , noi tutti vogliamo che in questo momento gli arrivi forte l’affetto e la vicinanza. Ma si mettano a tacere sentimenti di odio e di rappresaglia: quello che serve è la preghiera di un’intera città che spera di abbracciare al più presto Ciro».

Il ragazzo ferito il 3 maggio scorso nella capitale, prima della finale di Coppa Italia, lotta per la vita, mentre ieri un manichino impiccato e macabre scritte comparse nel rione Sanità inneggiavano alla vendetta contro l’ultrà della Roma indagato per suo il ferimento. Pupazzo e striscioni subito rimossi dalla polizia ma che «addolorano – ha detto don Aniello Manganiello, che ha guidato il momento di preghiera nel teatro di viale della Resistenza – perché buttano fango su Napoli e, invece, noi napoletani alla violenza dobbiamo reagire costruendo percorsi di pace e di speranza.

Certo è che si tratta di azioni ritorsive da parte di tifosi violenti,ma il lavoro va fatto a monte attraverso una strategia educativa, cominciando dai bambini che danno i primi calci al pallone ». I fatti della Sanità preoccupano non poco le tifoserie moderate che, ieri, hanno preso parte alla veglia «per dimostrare che il calcio sano è possibile e che lo sport può essere strumento di solidarietà e di condivisione dei valori di legalità»,ha sottolineato Pisani.

«C’è violenza in campo e sugli spalti-ha aggiunto don Aniello -. La Società Calcio Napoli deve caricarsi anche dell’urgenza di controllo delle tifoserie e la Lega nazionale calcio non può solo organizzare campionati, ma è necessario che individui criteri più selettivi e faccia accertamenti su quali squadre, anche delle categorie minori,sono foraggiate con i soldi dei clan della camorra. Così si dà il giusto esempio. Lo sport è gioia,divertimento,è soprattutto l’abituarsi ad accettare le sconfitte senza drammi».

Fonte:Il Mattino.

Antimo Panfilo

Ti criticheranno sempre, parleranno male di te e sarà difficile che incontri qualcuno al quale tu possa piacere cosi come sei! Quindi vivi, fai quello che ti dice il cuore, la vita è come un opera di teatro, che non ha prove iniziali: canta, balla, ridi e vivi intensamente ogni giorno della tua vita prima che l’opera finisca senza applausi…

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