Lucariello: “Juve, a Napoli per vincere? Meglio così…”

LUCARIELLO 0234NAPOLI – Madama non trema, meglio così. Anzi, dal fronte bianconero arroganza e sfrontatezza. Bonucci, Chiellini e Marchisio attaccano a testa bassa: “A Napoli per vincere, a Napoli per riprenderci i due punti lasciati all’Inter”. In riva al Golfo invece si prepara la battaglia con la Vecchia Signora senza proclami e senza guasconate. Mettiamola così, la partita della vita contro la Juve, partita che storicamente assumeva tali connotati ormai messi da parte, ritorna all’ordine del giorno con gli stessi sapori e con la stessa rabbia in corpo di tanto e tanto tempo fa. Sì, serve tutta la rabbia possibile, ancora di più di quella che gli azzurri di Benitez hanno sfoderato nella serata della Supercoppa. Madama ha ancora il dente avvelenato, pensavano con presunzione smisurata e senza umiltà i giocatori di Allegri di superare in bellezza il Napoli. Finirono invece come tutti sappiamo: fritti in padella ai calci di rigore. La storia si ripete: la Juve si sta ricaricando e da qualche giorno lancia bordate ad alzo zero, cercando di convincere se stessa delle proprie possibilità, puntando soprattutto sul solito Tevez per far male agli azzurri, reduci dalla prestazione e dal risultato di Cesena. Già, viene da pensare su due piedi ad Higuain, di nuovo impegnato nel duello a distanza con l’asso argentino di Allegri. I destini delle due squadre se lo giocheranno soprattutto loro due, ma con un Pipita caricatissimo a sua volta ancora più forte per il furente ritorno di Callejon e di un Hamsik a tutto campo: Napoli-Juve è la loro partita, un match che può aprire orizzonti infiniti e conferire straordinaria dignità alla stagione della squadra di Benitez che deve sostenere, difendere e consolidare il terzo posto, guardando magari anche più avanti. Già, chissà cosa c’è dietro l’angolo, è tutto da scoprire, ma se quei tre diavoli lì davanti nella prima linea azzurra si mettono in testa di giocare come sanno, non ci sarà nulla da fare per nessuno: Tevez e Madama dovranno inchinare la testa e non soltanto loro. E chissà se non possa servire a far cambiare anche le idee e le decisioni a Benitez. E ad Aurelio De Laurentis per rilanciare quel progetto quest’anno perso nel tempo e che servì a catturare don Rafè.

Fonte: napolimagazine

Carmine Gallucci

360 gradi è l'angolazione minima con cui osservo il mondo. Twitter: @CarmineGallucci

View all posts by Carmine Gallucci →