Marino svela tutto sull’affare Hamsik: “Marek mi folgorò! Quella frase di ADL a Corioni…”

Marino

L’ex dg del Napoli Pierpaolo Marino ha raccontato ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli, nel corso di Radio Goal, la genesi dell’affare Hamsik, nel giorno in cui lo slovacco potrebbe battere il record di presenze con la casacca partenopea: “Il record di Hamsik inorgoglisce lui, ma anche me visto che un colpo del genere è difficile da mettere a segno, soprattutto a quelle cifre. La sua storia è bellissima, in questo calcio moderno in cui le bandiere non esistono più, bisogna dar merito al ragazzo che già con me rinnovò due volte il contratto. Quando arrivò, guadagnava circa 80mila euro all’anno, fu necessario subito adeguargli lo stipendio al suo valore.

Tutto iniziò quando seguii il Brescia perché volevo acquistare Milanetto, noi eravamo in C e lui si svincolava, era un’occasione. Andai a vedere un match con l’Albinoleffe, Milanetto uscì, sostituito proprio da Hamsik, il cui nome mi pareva impronunciabile, e io stavo per lasciare lo stadio, ero sulle scalette ma osservai l’inusuale criniera del calciatore, vidi la sua età, e rimasi a guardarlo. Mi folgorò subito, in appena otto minuti. Lo iniziammo a seguire e l’anno dopo, avevo guadagnato un’opzione morale con Corioni, che volle tenerlo un’altra stagione, quella in cui eravamo anche noi in B.

Ci fu poi un’assemblea di Lega, fu la prima a cui partecipò De Laurentiis. Gli presentai Corioni, e dissi al patron che aveva un calciatore straordinario, che si chiamava Hamsik. Aurelio disse, riferendosi a me: ‘Voglio fare un regalo a ‘sto ragazzo, dimmi quanto vuoi’. La cosa mi riempì di gioia, fu bellissimo. Corioni rispose: ‘Sei milioni’. De Laurentiis gli diede la mano e disse ‘affare fatto’, nonostante non sapeva nemmeno chi fosse Marek.

Riuscimmo a far rispettare l’accordo sulla parola che prendemmo quel giorno, quando andai a chiudere la trattativa a Milano il 27 giugno 2007, Corioni mi richiese i sei milioni ma De Laurentiis provò a ‘grattare’ qualcosa, offrendone cinque. Trovai un accordo a cinque e mezzo, ci incontrammo a metà strada, dissi ad Aurelio: “Sono cinquecentomila in più rispetto a quello che volevi spendere, ma se non ce li mette il Napoli ce lo metto io”. De Laurentiis, però, fu felicissimo della mia trattativa e chiudemmo questo grande affare”.