Ai microfoni di Tuttomercatoweb Pietro Battara, antesignano del ruolo di preparatore dei portieri, commenta il grave infortunio rimediato da Rafael: “Una frattura di un legamento di un ginocchio come il portiere non è così grave come se fosse per un calciatore. La possibilità di avere contrasti non c’è, perciò il recupero può avvenire più rapidamente. Anche io ho avuto lo stesso tipo di infortunio a suo tempo e non sono stato nemmeno ingessato. Una volta non operavano nemmeno, ora le tecniche sono diverse e favoriscono il recupero dell’atleta”.
Ha precedenti nella sua lunga carriera di preparatore dei portieri?
“Alla Sampdoria Walter Zenga ebbe un infortunio del genere. Dopo il primo periodo di dolore e un’immobilità di un paio di settimane abbiamo cominciato ad allenarci, facendo molta attenzione all’arto infortunato. D’altronde gli altri tre erano sani, perciò abbiamo deciso di prepararci seguendo ovviamente i medici, che intervenivano sul percorso di guarigione del ginocchio. Ci trovavamo con Walter in palestra alla fine degli allenamenti e mi fermavo con lui un’ora, facendo una serie di lavori che si potevano fare col pallone, usando i materassini, tenendo l’arto fuori dai problemi”.
Non è rischioso questo tipo di allenamento?
“Avendo due braccia e una gamba sana, salvaguardando l’arto infortunato una volta che ritorno in campo parto dal 70% di preparazione. I portieri d’altronde non corrono particolarmente rischi a ritornare a fare il loro lavoro poiché non hanno contrasti”.
Crede che i 6 mesi di assenza pronosticati siano troppi?
“Io credo di sì. Sarò ottimista, ma se tutto procede come deve i tempi saranno drasticamente ridotti”.
fonte:tmw