Napoli e i rigori: una clamorosa coincidenza assolve gli azzurri

PREZIOSI 0029“Qualcuno si lamenta per un torto e ottiene subito qualcosa: un passaggio in coppa Italia in un certo modo. Poi rigori, gol in fuorigioco. No, così non è giusto”. Sono le pesanti dichiarazioni riportate dall’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport del Presidente del Genoa Enrico Preziosi dopo la partita persa ieri al San Paolo contro il Napoli. A quelle del Presidente genoano si sono, ovviamente, aggiunte le mille polemiche dei difensori “a spada tratta” degli indifendibili juventini e di quanti non vedono di buon occhio la crescita degli azzurri.

Ma va detto che, sebbene al Genoa vada abbastanza male con gli arbitri, quella di ieri sera non è certo una classica UC Sampdoria v Torino FC - Serie Agara a senso unico. L’arbitraggio del signor Calvarese è stato mediocre per ambo le squadre per tutto l’incontro e, se vogliano, nemmeno per completa colpa sua. Gli assistenti, di linea e di area, quattro in tutto, non hanno per nulla agevolato le scelte del fischietto teramano tant’è che in più occasioni le decisioni arbitrali hanno palesemente danneggiato anche gli azzurri.

Di certo, gli errori più emblematici, sono quelli che alterano l’economia dell’incontro perché portano alla realizzazione di una delle due squadre. Ma innanzitutto non è possibile paragonare il fuorigioco di Higuaìn, occorso in un’azione in veloce movimento, con quello di Caceres avvenuto in una più agevole condizione di palla ferma. E poi il rigore. Tutti i denigratori del Napoli sottolineano sempre un dato statistico: dal 30 ottobre 2013 il Napoli non subisce un rigore contro in Serie A.ultimo rigore E’ il caso però di ricordarlo, ai “meno attenti”, proprio quell’ultimo rigore. Firenze, stadio Artemio Franchi, Fiorentina-Napoli. Era il 25’ del primo tempo e il signor Gian Paolo Calvarese (si proprio lui!) fischiò un fallo in area di rigore a Fernandez reo di aver spinto il fiorentino Savic nel tentativo di intervenire di testa su un cross. Praticamente la fotocopia di quanto avvenuto ieri sera contro il Genoa: stesso arbitro, stessa dinamica, squadra opposta perché questa volta al Napoli è stato accordato un rigore identico a quello subito un anno e mezzo fa. Coincidenze? Forse no.

Ed allora delle due l’una. O il Napoli è la nuova Juventus del calcio italiano (cosa molto improbabile) oppure si tratta, di una conduzione arbitrale mediocre ma che almeno, nel corso del tempo, ha mantenuto lo stesso metro di giudizio e, quindi, di equità: il Napoli ha vinto ma senza alcun aiuto, solo per demerito. Ma ci può stare…..

Massimo Avino

"La prossima volta voglio nascere a Napoli ed essere napoletano a tutti gli effetti" (Lucio Dalla)

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