“Napoli in delirio”, “Higuain, un marziano”, “Dopo 25 anni di nuovo soli in vetta”, “Higuain-Reina, l’oro di Napoli”. Questi e tanti altri sono i titoli che stamattina mi sono passati per la mente per il ‘pezzo’ che normalmente scrivo dopo le partite del Napoli. Fra tanti, però, ho scelto quello più romantico e, forse, perché no, anche quello più da adolescente, perché in questo preciso momento mi sento come uno di loro. Non che io sia un anziano signore, ma quel periodo della vita l’ho superato da un bel po’!
Sfottetemi pure, ma stamattina mi sento come un “guagliunciello” per due motivi precisi.
In primis, gli adolescenti hanno il diritto-dovere di vivere la loro vita come un sogno. Tutto è nuovo, tutto è bello e nessuno potrà mai capire (loro dicono così) il festival di emozioni che risuona di continuo nel loro universo interiore. A me è uguale!
In secondo luogo, quel che mi sta regalando il Napoli adesso mi riporta giocoforza indietro nel tempo, alla MIA adolescenza, a tutto ciò che ho vissuto tra “il primo bacio con la lingua” e gli scudetti targati Maradona. Sensazioni uniche, indescrivibili e che voi ‘non potete capire’ (lo dicevo anch’io).
A parte il tuffo nei ricordi e il turbinio di emozioni, la vittoria del Napoli sull’Inter è stata da godimento puro nonostante la sofferenza nel finale.
NAPOLI-INTER – Gli azzurri dopo due minuti dal fischio d’inizio erano già in vantaggio grazie al gran gol da attaccante di razza siglato da Higuain. Nel corso del primo tempo solito copione visto negli ultimi mesi: il Napoli fa la partita prendendo quasi tutto il campo all’avversario. Sul finire dei primi 45’ viene anche espulso Nagatomo per doppio giallo e tutto lascia presagire a una gara in discesa nel secondo tempo.
Al 17’ della ripresa un super-Higuain brucia i centrali nerazzurri e con un tocco preciso beffa per la seconda volta Handanovic.
Napoli-Inter 2-0!
Undici contro dieci, doppio vantaggio e partita in casa ti fanno subito pensare che è fatta, magari ci scappa pure la goleada come in altre occasioni. Macchè…?!? Gli ospiti vendono cara la pelle e, seppur in inferiorità numerica, iniziano a giocare con grinta e determinazione. Ljajic accorcia le distanze dopo una mezza dormita della difesa partenopea e l’Inter da quel momento inizia a far paura. I padroni di casa, forse per la tensione di voler a tutti i costi gestire la gara, iniziano a sbagliare appoggi e ripartenze, cose che non si vedevano da un bel po’ di tempo da queste parti. Fatto sta che l’Inter s’impossessa del campo e quasi non rovina la festa al Napoli. A salvare gli azzurri ci pensano il palo prima e Reina dopo. Il resto è storia. Napoli primo in solitudine dopo ben 25 anni e Higuain che guida i compagni al termine della gara sotto la curva a cantare il famoso coro “A tua difesa”.
Voi non potete capire cosa sto provando in questo momento: sto camminando su una nuvola, tre metri sopra al cielo. Signori, io sto sognando e, per favore, non svegliatemi!
Dario Catapano
direttore@forzazzurri.net