Quanti di voi leggendo questa mattina le designazioni arbitrali avranno ripensato a quel Napoli-Juventus 3-3 del 2011, recupero dell’11 giornata di campionato rimandata causa nubifragio? “La partita della svolta” è stata più volte definita dagli stessi bianconeri che riuscirono ad agguantare, nel finale, un’importante pareggio che permise ai bianconeri di guadagnare fiducia e rimanere imbattuti in campionato. Imbattibilità che resterà in piedi per il resto della stagione, fino alla finale di Coppa Italia vinta dal Napoli per 2-0.
Ma Napoli-Juventus 3-3 è stata anche la partita della controversia decisione del direttore di gara Paolo Tagliavento, chiamato anche lunedì a dirigere la medesima partita, che si rese protagonista di una clamorosa e singolare decisione. Al 14′, infatti, dopo la concessione di un calcio di rigore al Napoli, per fallo di Pirlo ai danni di Lavezzi, fece ripetere il rigore ad Hamsik, già protagonista di una lunga esultanza nel tunnel degli spogliatoi, per la massiccia presenza di calciatori all’interno dell’area di rigore al momento della battuta. Inutile ricordare che lo slovacco sbagliò quel calcio di rigore rimasto “in gola” a tutti i tifosi azzurri, riscattati solo a metà dal gol di Hamsik al 23′ e alla doppietta di Pandev, che non riuscirono tuttavia a cancellare l’imbattibilità bianconera, tenuta a galla dalle reti di Matri, Pepe ed Estigarribia nel finale.
Fonte: raffaeleauriemma.com
