Il PSG vince 2-1, Ibra e Pastore rovinano la festa al San Paolo

PASTOREGioie e dolori, la notte del San Paolo è di quelle dai sentimenti contrastanti. Il Napoli perde 2-1 in casa con il Psg (che si aggiudica l’Acqua Lete Cup), ma se per Benitez è stata la notte di avvicinamento alla Champions, per il tifoso del Napoli è stata quella del ritorno a Fuorigrotta di due tra i giocatori più amati di sempre: Lavezzi e Cavani. Se per il pocho c’è stata un’accoglienza indimenticabile, per il matador non si può dire lo stesso, tutt’altro. Le firme sul match, però, le mettono tre giocatori di tutto rispetto: Higuain, Ibrahimovic e Pastore.


LE NUOVE MAGLIE – Prima della partita la presentazione delle maglie: la classica azzurra e la seconda, quest’anno bianca. Per la terza bisognerà aspettare il prepartita dell’andata di Champions contro l’Athletic Bilbao. Benitez sceglie il solito 4-2-3-1 con Maggio e Britos sugli esterni e la coppia centrale Albiol-Koulibaly. A centrocampo Jorginho fa tandem con Gargano (fischiato alla presentazione della squadra), mentre in avanti Insigne vince il ballottaggio con Callejon. Zapata punta centrale, con Higuain che parte dalla panchina. In tribuna Fernandez, l’ultimo arrivata dopo il Mondiale brasiliano. Su di lui è forte il pressing dello Swansea. Nel Psg partono titolari i due ex Lavezzi e Cavani, mentre Ibra si accomoda in panchina.

PRIMO TEMPO – Pronti via e Cavani si vede annullare un gol: punizione di Lavezzi, David Luiz (in fuorigioco) sfiora la palla che termina sulla spalla dell’uruguaiano e poi in rete. Damato e i suoi assistenti vedono bene. Al 12’ tegola per Blanc: Thiago Silva prova un disimpegno di tacco nella sua area di rigore e si stira. Al suo posto entra l’ex romanista Marquinhos. Il Napoli si difende bene, ma davanti combina poco: Zapata si impegna, ma non riesce a manovrare con i compagni e allora Insigne, con un’iniziativa personale fa il solletico a Sirigu con un rasoterra. Il Psg concede poco o nulla. Dalle parti di Aurier non si passa, David Luiz è un muro, Maxwell a sinistra spinge allo stesso tempo lascia pochi spazi. In avanti, però, fa fatica come gli azzurri. Funziona nella prima mezz’ora la diga Jorginho-Gargano, nonostante i due perdano in chili e centimetri con Cabaye, Chantôme e Matuidi. Tra gli azzurri il più in palla è Hamsik, che al 38’, su cross di Maggio, prova la conclusione di destro, sporcata da David Luiz. Sul calcio d’angolo successivo svetta Zapata e salva Cabaye sul palo.

FISCHI PER CAVANI – Ed è qui che la serata si scalda. Cavani, fischiato ogni volta che prende palla, non la prende bene e invita il pubblico dei Distinti ad infierire. Detto, fatto. Il San Paolo non si fa pregare e gli riversa addosso tutto il proprio sentimento di chi si è sentito tradito per il modo in cui il matador ha lasciato Napoli un anno fa. Nel finale di primo tempo ci prova ancora Hamsik con una sventola di sinistro, ma Sirigu risponde alla grande. 

IL RITORNO DEL PIPITA – Nella ripresa Cavani resta nella pancia del San Paolo e al suo posto c’è Ibrahimovic, uno che a Napoli è temuto quanto stimato. Nelle fila azzurre si rivedono, tra i tanti, Higuain, Mertens e Michu. Ed è proprio l’ex Swansea che per poco, al 48’, non fa esplodere lo stadio: tiro al volo di sinistro e Douchez, entrato al posto di Sirigu, respinge come può, poi Marquinhos libera l’area. I francesi rispondono con una conclusione di Cabaye da 30 metri, Rafael si oppone coi pugni. Ma al 51’ Higuain mette la firma sul match. Il pipita lancia Insigne in profondità che incrocia di sinistro. Douchez respinge e l’argentino anticipa David Luiz per il tap in vincente. Il pari arriva tre minuti dopo: cross teso di Matuidi dalla sinistra, Rafael la sfiora soltanto e Ibra con il piattone la mette dentro. Nel Psg entrano Thiago Motta, Pastore e Verratti e a centrocampo i francesi ne guadagnano in geometrie. Lavezzi esce e partono i cori, stavolta d’amore vero. Il pocho ringrazia e riabbraccia i suoi amici più cari: da Zuniga ad Hamsik, passando per il responsabile dello staff medico, Alfonso De Nicola. Ma la partita va avanti, e Insigne (67’) ben pescato da Mertens impegna Douchez con una bella conclusione di destro. Al 75’ c’è l’esordio di Andujar in maglia azzurra: il portiere argentino viene impegnato subito da un colpo di testa di David Luiz.

LA MAGIA DEL FLACO – Ma poco dopo il Psg mette la freccia e sorpassa. Higuain sbaglia un disimpegno a centrocampo, i parigini recuperano palla con Pastore, che si beve Britos e si ritrova tutto solo davanti a Andujar: destro secco e 2-1. Nel finale il Napoli rischia di capitolare con un contropiede 3 contro 1: Henrique salva su Bahebeck ed evita un punteggio eccessivo.

fonte: Corr. dello Sport

Fabio Sorrentino

Il Napoli è la mia unica fede

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