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Domani sera alle ore 20,45 andrà in scena il posticipo serale della nona di campionato con un frizzante Chievo-Napoli che contrappone gli azzurri alla bestia nera delle ultime stagioni. Questi i temi tattici dell’incontro:
CHIEVO VERONA – In un campionato pieno zeppo di sorprese un posto sul podio delle rivelazioni va sicuramente al Chievo Verona di Rolando Maran che in questa stagione alterna il classico 4-4-2 al più razionale 4-3-1-2. Un risultato da non sottovalutare è che i clivensi, con la linea di difesa a quattro, si posizionano fra le migliori retroguardie della Serie A alla pari anche degli azzurri di Sarri. Quella di quest’anno è una squadra che funziona alla perfezione grazie ai piccoli accorgimenti adottati da Maran che punta a raggiungere la salvezza il prima possibile per vivere l’ultima parte della stagione in tranquillità. Finora il tecnico trentino, che proprio in questi giorni festeggia un anno sulla panchina gialloblù, potrebbe adottare il centrocampo a rombo come già fatto in altri incontri di questa stagione quando affrontava avversari con tre centrocampisti in linea e contrastare l’impostazione di gioco con un mediano avanzato. In avanti si conferma l’utilizzo di due punte centrali.
NAPOLI – Si torna a camminare sugli scogli per gli uomini di Maurizio Sarri che devono confermare quanto di buono messo in mostra finora con un avversari che sulla carta sono ad un livello inferiore. Il tecnico di Figline Valdarno confermerà per la quinta gara consecutiva modulo e uomini non volendo regalare nulla al Chievo che, certamente, non farà una gara sulla difensiva (stile Carpi) e che venderà comunque cara la pelle. Dunque non cambia il copione del 4-3-3 denso di sacrificio e pressing per poter saltare la diga di centrocampo di Maran; agli esterni di centrocampo il compito di recuperare sempre più palloni per alimentare i tre attaccanti azzurri affamati di assist e di gol. Dietro solita scelta della linea arretrata formata da quattro elementi con gli esterni liberi di scorrere sulle corsie per irruzioni sanguinose in area clivense.
Massimo Avino
