QUESTIONE DI MODULI: la chiave tattica di Napoli-Udinese

QUESTIONE DI MODULI

Altro giro, altro orario. Per Napoli-Udinese di domani si cambia ancora ed il fischio d’inizio sarà per le ore 18. A Fuorigrotta i friulani alla caccia di un risultato mentre per il Napoli obiettivo vittoria abbastanza scontato. Questi i temi tattici dell’incontro:

UDINESE – Cambiamento. E’ stata questa la parola d’ordine per questa stagione di Stefano Colantuono sulla panchina dell’Udinese. Il tecnico dei friulani, infatti, già ad agosto aveva fatto intendere di voler abbandonare del tutto il 4-4-1-1 che aveva caratterizzato fino all’anno scorso la sua carriera di allenatore. Tartassata dagli infortuni, l’Udinese ancora non ha ritrovato il sorriso sebbene alla prima giornata fosse uscita vittoriosa dallo Juventus Stadium stabilendo il record negativo di sempre per la Vecchia Signora. Quest’anno mister Colantuono è rimasto fedele alle dichiarazioni della vigilia: “Ricomincerò dal 3-5-2. Mi sembra il vestito migliore per una squadra che con quel modulo ha ottenuto grandi risultati. Poi, chiaro, ci si adatta”. Ed infatti, anche a Napoli, la squadra del presidente Pozzo, indosserà per l’occasione un vestito cucito per l’occasione, ovvero un 3-5-1-1 scaturito dalla sicura assenza di Di Natale e quindi unica punta Thereau col sostegno di Fernandes. Un’Udinese dunque, sulla difensiva basata su un pressing asfissiante per recuperare palla e per sfruttare al massimo la rapidità delle ripartenze. E’ vero che mancherà Kone, vera bestia nera del Napoli ma occhio a Fernandes che in passato punì gli azzurri.

NAPOLI – Se da un lato non sono previsti cambiamenti nella scelta del modulo e degli interpreti, Maurizio Sarri si concentra sui numeri della sua squadra, soprautto quelli negativi. Una filosofia di base che aiuta al miglioramento continuo nel rendere ancora più fluida la manovra azzurra. Definito quindi il 4-3-3, l’obiettivo del tecnico dei partenopei è di mantenere la stessa intensità di gioco ed evitare di creare molto racimolando poco come accaduto sette giorni fa a Marassi. Attaccare ma sempre senza prestare troppo il fianco alle ripartenze friulane con la linea dei tre mediani a dettare i tempi di gioco e a mantenere alta la pressione per lasciare ancora una volta senza lavoro Pepe Reina. Carpi, Empoli e Sassuolo sono riuscite finora a mantenere l’imbattibilità contro Gonzalo Higuaìn. Anche l’Udinese per ora può fregiarsi per questo primato ma siamo certi che la rincorsa del Napoli verso la vetta passa sicuramente dalla prolificità del suo terminale d’attacco e per il Pipita l’obiettivo di domani sarà bucare Karnezis con il solito ausilio dei suoi angeli custodi (Insigne e Callejon) a cui mister Sarri chiederà il solito sacrificio di attaccare e difendere mantenendo alta la pressione sugli avversari.

Massimo Avino

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"La prossima volta voglio nascere a Napoli ed essere napoletano a tutti gli effetti" (Lucio Dalla)

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