Raiola: “ADL come al solito non ha capito! Critiche ad insigne? Andassero a quel paese. Su Sarri…”

Mino Raiola ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Radio Crc

“Abbiamo soddisfatto il desiderio di Donnarumma che era quello di restare, sto aspettando le scuse da una parte di tifosi e giornalisti. È facile fare la morale agli altri, noi non abbiamo mai chiesto la fascia da capitano, ci è stata offerta. Siamo l’unico Paese in cui i tifosi pensano di poter gestire le società, all’estero non esistono striscioni contro giocatori e società, dobbiamo uscire da questa cultura della paura nei confronti dei tifosi. 
Nazionale? Io non credo che abbiamo meno campioni della Spagna, ma se li facciamo gicoare a pallavolo è normale che non rendono. Se metti Isco e Asensio nell’Italia e li sostituisci dopo 20 minuti con Insigne e Verratti, questi non sono affatto inferiori, anzi. È stato sbagliato tutto dal punto di vista tattico. Ventura che dice di voler andare avanti su questa strada nonostante stia sbagliando tutto, di cosa stiamo parlando? Dobbiamo giocare il calcio moderno della Spagna e della Germania, perchè qualitativamente siamo alla pari. 
I giornalisti hanno criticato la 10 ad Insigne? Andassero tutti a quel paese, il 10 è un numero come un altro, vale come il 9 e l’11. Isco, che hanno esaltato tutti, non mi pare avesse il 10. Chi se ne frega se ha il 10 o il 22. Tavecchio si stava addormentando in tribuna. In Italia siamo messi male, si mascherano le cose. Insigne nel Napoli anche contro il Real ha fatto vedere chi è, se poi vieni messo in un altro contesto è logico che le cose cambiano. Verratti ed Insigne nella Spagna farebbero faville. In Italia dobbiamo cambiare la mentalità degli allenatori, queste sono tutte polemiche ridicole.
Juventus? Resta la squadra da battere. ma anche il Napoli ormai è una grande squadra, che ha trovato la sua dimensione, e la Roma secondo me può sorprendere. Le milanesi hanno fatto una politica che non condivido.

Se Insigne mi è stato richiesto? Il presidente De Laurentiis come al solito ha capito una cosa per un’altra, un giorno farò un cartone su di lui per fargli capire le cose come stanno. Dice che volevo portare via Hamsik mentre io ero pronto a fargli rinnovare il contratto.

Che rapporto c’è con De Laurentiis? Quale rapporto? È un grande presidente per il Napoli, ha grandi meriti, grazie al suo carattere e alle sue ideologie. Ma abbiamo modi di fare diversi, vediamo le cose diversamente, a volte si esprime in modo strano, anche la squadra lo sa. Ma posso dire che non siamo nemici. Quando dice di passare sopra il suo cadavere forse si scorda che fra 4 anni a Insigne scade il contratto, se poi va via che fa? Hamsik ha voglia di restare a Napoli a vita, magari altri non ce l’hanno, bisogna rispettare il volere di tutti.

Sarri? Il Napoli oggi gioca un calcio molto moderno, prende applausi da tutta Europa, vincere o perdere è questione di dettagli, di fortuna: ho sempre detto che è molto difficile vincere a Roma e Napoli. Soprattutto per l’ambiente: a volte si esalta troppo. Bisogna crescere sotto questo aspetto, solo così si può puntare allo Scudetto. Credo che questo sarà l’ultimo anno di Sarri a Napoli. Ho saputo che l’hanno chiesto tante squadre europee, mi auguro per lui che sia l’ultimo anno con De Laurentiis.

Balotelli? Contro il Napoli non era in condizione, poi ha giocato, non era al 100% e ha preso critiche ingiuste. Per me in Italia non abbiamo una punta più forte di Mario, in Nazionale dovrebbe giocare, con Ventura stiamo avendo diversi problemi, sono preoccupato per il calcio italiano”.