Antonio Corbo scrive sull’operazione Pavoletti al Napoli nel suo editoriale per Repubblica, il Graffio
La ripresa del Napoli pone un dubbio: ma davvero serve Pavoletti? L’attaccante del Genoa è ancora bloccato da infortunio. Doveva essere un ricambio urgente dopo lo stop di Milik e le balbettanti prove di Gabbiadini. La situazione è cambiata. Gabbiadini, giustamente escluso perché era preferibile Mertens contro il lentissimo Cagliari, ha dato prova di affidabilità. Mertens è in forma, svolge quindi bene il campito di attaccante centrale, grazie alla condizione atletica e ad una armonica intesa con la squadra. Forse il Napoli si è impegnato ad acquistare Pavoletti, è da sperare che vi siano margini per ripensarci. Un acquisto è utile per l’attacco, ma si può puntare adesso ad un giocatore più giovane e più tecnico.
Anche l’ultima vittoria a Cagliari dimostra che è fondamentale per il successo la condizione atletica. Solo così il possesso palla ha un senso. Le cifre dimostrano che il Napoli senza Higuain e con Milik bloccato segna più dello scorso anno. Dipende da forma e disposizione tattica. Cade quindi la frequente versione di Sarri, che spiegava gli insuccessi con la doppia indisponibilità. I motivi erano altri, mancava la forma per un fisiologico calo, frequente in ogni stagione e in ogni squadra. Sarri farà bene ad ammettere che i motivi erano altri, forse anche il tardivo inserimento di giocatori importanti come Zielinski, Diawara, finalmente Rog. Si irrigidisce a negare la crisetta atletica in un inutile eccesso di orgoglio. Nel giorno del 5-0 con la qualificazione Champions acquisita si può anche fingere di credergli. Bisogna fargli i complimenti. Li divida anche con la società. Gli acquisti non sono certo scarti né bidoni. Di questo può dare conferma?