Rigore Napoli-Inter, l’AIA ammette l’errore: “Il contatto era lieve”
“Il rigore non c’era. E anche i vertici arbitrali non hanno dubbi: il contatto fra Mkhitaryan e Di Lorenzo al 29’ di Napoli–Inter era troppo lieve per fischiare un penalty.” È quanto emerge dall’analisi pubblicata nell’edizione odierna del Corriere della Sera, che ricostruisce l’episodio più discusso della serata.
Secondo quanto trapela dall’AIA, si parla di “meno di un rigorino”, espressione che sintetizza il giudizio condiviso dai vertici arbitrali, convinti che si sia trattato di un triplice errore. Le responsabilità, spiegano, sarebbero da dividere così: assistente 60%, arbitro 30%, VAR 10%. Tutti e tre i protagonisti della decisione resteranno fermi per un periodo di stop.
Il peso maggiore ricade sull’assistente Bindoni — laureato in astronomia, come ricorda il quotidiano — che avrebbe sbagliato nel segnalare l’episodio al direttore di gara. Un errore di procedura e di tempismo, oltre che di valutazione: il contatto non era sufficiente per giustificare la concessione del rigore.
Mariani, l’arbitro in campo, si è lasciato convincere e ha modificato la propria decisione in appena otto secondi, senza disporre di elementi oggettivi a supporto. Colpa minore, ma non irrilevante, per il varista Marini: perché non ha richiamato il collega alla revisione? Il giudizio finale è netto: la scelta giusta andava presa direttamente dal campo. Il risultato è un episodio da manuale degli errori, o come scrive il quotidiano, “un pasticciaccio brutto.”
Fonte foto in evidenza — Archivio —
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