Sampdoria-Napoli, partita e trattativa: Bigon strizza l’occhio a Gabbiadini

GABBIADINI 12214334Visto da vicino, chissà l’effetto che fa: perché sinora, in quel concerto di voci, la suggestione era sfilata via nella penombra della solitudine, d’una fantasia semplice da domare. Ma stavolta, mentre intorno c’è l’eco d’una sfida e l’adrenalina che scorre senza argini, el Pipita e Benitez, Hamsik e Callejon, quell’azzurro che avvolge in una dimensione (sur)reale, lasciano tracce dentro che solo Mano Gabbiadini può avvertire. Visto da vicino, (il) Napoli è un favola scritta sull’erba, il romanzone personale che ha pagine ancora bianche e una trama da sviluppare: poi verrà il mercato, e saremo alle prese con un giallo in piena regola, però adesso si può argomentare a modo proprio, aspettando che qualcosa accada.

CONTATTO. Il silenzio è il rispettoso ossequio al codice etico e quando Sampdoria-Napoli sta per nascere, non c’è traccia di perlustrazioni, d’abbocamenti diretti, di messaggi subliminali, solo un chiacchiericcio (fondato, autentico) sul tradimento di quel giovanotto che l’identikit ideale per fronteggiare l’emergenza scatenata dall’infortunio di Insigne e per rappresentare la goccia d’ulteriore freschezza nel progetto. I numeri non mentono, né rappresentano aridità, ma esprimono concetti: e l’età (23) per cominciare è perfettamente in linea con l’idea di calcio di De Laurentiis e di Benitez e poi l’ingaggio (contenuto) consente di rispettare i parametri del fair play. I contatti a dopo, quando l’ora x scatterà il cinque gennaio, magari anche un po’ prima (certe cose si fanno, non si dicono) e comunque quando a Marassi non ci sarà più ombra d’una sfida che ha rimosso i convenevoli e post-datato le avances.

TUTTOLOGO. Il prototipo dell’attaccante moderno è (anche) Manolo Gabbiadini, che alle spalle s’è lasciato già un bel po’ di gavetta e che al Napoli piace perché la generosità non gli manca, la sensibilità tecnica neppure e quella tattica è abbondante: attaccante centrale o esterno di destra o di sinistra o seconda punta, in un uomo solo sono racchiusi quattro-cinque vice (Higuain, Insigne, Callejon, Hamsik, Mertens) ed un potenziale titolare, un tuttologo (con rispetto, sia chiaro) cui consegnare il doppione d’una chiave offensiva che ora è gestita in sofferenza, per l’assenza dello scugnizzo.

CIFRE. Il resto è racchiuso tra le pieghe d’una trattativa che nasce su basi imponenti (intorno ai quindici milioni di euro), che richiederà anche diplomazia, per Gabbiadini è per metà blucerchiato e per l’altra metà bianconero e dunque bisognerà accomodarsi sia con la Sampdoria che con la Juventus e di conseguenza sarà inevitabile dover accontentare entrambe le società, ma anche se stesso, perché il Napoli ha scelto di spendere ma non di dilapidare.

LA CORSIA. Ma tra un po’ si entrerà nel frullatore e ce ne saranno soluzioni da inventarsi: a sinistra servirà pure un esterno basso, il vecchio caro fluidificante, essendo Ghoulam destinato ad andarsene in Nazionale subito dopo le vacanze di Natale; e in prospettiva, ma a destra, si rischierà la totale assenza di interpreti, avendo Maggio e Mesto il contratto in scadenza. Però Darmian non è mai scivolato fuori dal listone e potrebbe anche succedere, un bel giorno, di doversi fronteggiare con la Juventus pure su questo tema: la Grande Sfida è ovunque, è sempre…

 

Fonte: Corriere dello Sport

Carmine Gallucci

360 gradi è l'angolazione minima con cui osservo il mondo. Twitter: @CarmineGallucci

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