Sarri si racconta: “Sempre tifato Napoli, mio padre mi portò a vederlo. Il mio primo eroe è stato Juliano”

L’ex tecnico del Napoli, Maurizio Sarri, ha raccontato la sua passione per il calcio al sito ufficiale del Chelsea:

“Mio padre era un ciclista professionista, vivevo in un piccolo centro dove tutti i miei amici giocavano a calcio e quindi sono andato in quella direzione. Da ragazzino giocavo a calcio tutti i giorni, ma non solo, anche il basket, la pallavolo, ma il calcio era la priorità.

La prima volta che sono andato a vedere una partita di calcio è stata con mio padre. La partita della Fiorentina contro il Napoli, perché mio padre sapeva molto bene che ero un tifoso del Napoli, dove sono nato. Avevo 5-6 anni e mi ha portato allo stadio di Firenze, vicino a dove vivevamo. All’epoca il simbolo del Napoli era Antonio Juliano, il mio primo eroe. Era un centrocampista e l’unico napoletano della squadra.

A volte sono andato a vedere il Napoli giocare in Europa. Ricordo molto bene la sfida contro il Real Madrid con un gol realizzato da Butragueno. A volte vedevo le partite, ma naturalmente quando dovevo giocare andavo solo per le partite infrasettimanale delle coppe europee. A quei tempi non studiavo troppo la tattica. Ho iniziato a vedere il calcio solo in un altro modo con Arrigo Sacchi al Milan. Poi ho iniziato a vedere più la parte tattica della partita”.