TatticaMente parlando: Napoli – Fiorentina, che spettacolo di gioco e tattica

Le promesse della vigilia sono state ben mantenute. Da tutti la partita tra Napoli e Fiorentina era considerata la gara più spettacolare della Serie A perché in campo sarebbero scese le due migliori squadre per fluidità dei movimenti, organizzazione e coralità delle giocate.

Sarri ha schierato il Napoli con il confermatissimo 4-3-3 mentre Paulo Sousa ha utilizzato il solito 3-4-2-1 oscillante.

 Dopo pochi minuti le squadre mostrano tutte le loro qualità: intensità, recupero del pallone con un vero e proprio pressing ossessivo, fraseggio corto e velocità del giro palla.

 L’avvio di gara è positivo alla viola, che domina con la solita aggressività e con il pressing altissimo che crea disagi ai portatori di palla azzurri. Questa piccola prevalenza non si trasforma in gol grazie alla difesa aggressiva del Napoli e dalla bravura di Reina che ben para l’unico tiro in porta della Fiorentina. Anche nel momento di massima pressione gigliata, gli azzurri non sono mai parsi in difficoltà.

Le due squadre quando si difendono si trasformano in un compatto 4-5-1 il Napoli e in un impenetrabile 4-4-1-1 la Fiorentina.

Dopo la prima metà del tempo, gli azzurri riescono a trovare l’antidoto al pressing avversario, attuando un giro palla più rapido e sfruttando di più la coppia Hamsik – Insigne che sovrasta Tomovic.

Il primo tempo termina senza tante emozioni, sembra di assistere a una partita di scacchi visti i tanti movimenti tattici eseguiti da entrambe le squadre.

Il gol di Insigne, segnato dopo pochi secondi dall’avvio della ripresa, favorisce il Napoli che prende il commando del gioco e assale una Fiorentina in completa bambola.

Sarri avanza i propri esterni per costringere gli esterni viola a restare bassi e pensare solo a difendere in modo di favorire i recuperi di palla di Allan che con i suoi inserimenti diventa una spina nel fianco della traballante difesa toscana.

Nel momento migliore del Napoli arriva il pareggio di Kalinic, che sfrutta una bella giocata di Ilicic, ma soprattutto l’errore di Albiol che lascia incustodita la propria zona per andare in copertura su Borja Valero.

Dopo il pari la Fiorentina, con il cambio di Marcos Alonso con Roncaglia, passa al 5-3-2. Paulo Sousa, però, più del cambio tattico paga l’errore del singolo, Ilicic, sul raddoppio di Higuain.

Paulo Sousa ridisegna la Fiorentina schierandola con un più offensivo 4-3-3, ma gli azzurri non rischiano mai nulla aggredendo con ferocia i portatori di palla avversari e dimostrando di aver acquisito una buona solidità difensiva.

Questa partita ha dimostrato che sia il Napoli sia la Fiorentina lotteranno per i primi posti di questo campionato, ma soprattutto hanno mostrato al calcio italiano che si può arrivare in alto anche con il bel gioco senza pensare solo a difendersi.

FABIO SORRENTINO

Fabio Sorrentino

Il Napoli è la mia unica fede

View all posts by Fabio Sorrentino →