Top&Flop: Mertens stupisci ancora! Inler che delusione

 

Mertens4Top: Mertens. È lui, l’unico che sembra tenerci alla vittoria, a non demordere mai cercando sempre l’affondo nell’area avversaria. Una vera spina nel fianco per la difesa livornese.

Mertens ha qualità e tecnica da vendere, si invola nell’area piccola palla al piede con il volto disteso con una facilità impressionante si dribbla casomai anche due o tre avversari, a differenza di altri suoi compagni di reparto che arrancano, ed infine con l’ottima visione del gioco del grande campione riesce pure a servire a qualche suo compagno posizionato nell’area piccola.

Tutto quello che ha fatto ieri sera è stato superlativo o almeno rispetto alle deludenti prestazioni dei suoi compagni di gioco.

Il guerriero belga Dries Mertens è un’ala sinistra, utilizzato anche da trequartista sinistro, buon realizzatore e assist-man, preferisce partire da sinistra per poi accentrarsi e andare verso la porta ma ieri sera sembrava essere un predicatore nel deserto dove nessuno lo ascoltava, nessuno capiva le sue intuizioni geniali insomma tutti spenti lì davanti.

Il puffo atomico per chiudere in bellezza sigla anche il momentaneo vantaggio con un rigore tirato con precisione e senza esitazione.

In questo Napoli che a volte vince ma non convince, dove ad ogni gara rivengono messi in discussioni il valore del collettivo e molte volte anche del singolo, ebbene si lui Mertens oramai è divenuta la certezza, anzi la sicurezza di una ottima, se non superlativa, prestazione.

Complimenti Dries stupisci ancora!!!

 

InlerFlop: Inler che delusione!

Avremmo potuto mettere in cima alla classifica dei Flop di questa settimana Pandev per la sua lentezza, ma lo sapevamo che è lento però la sua ottima qualità nel controllo della sfera in spazi ristretti ci ha permesso di guadagnare un bel calcio di rigore. In questo Benitez ci ha visto giusto dato che la squadra del Livorno riusciva sempre a chiudersi in sei o sette in difesa.

Avremmo potuto mettere Hamsik che ieri sera ha fatto il minimo indispensabile sbagliando per giunta anche due o tre passaggi e dando così la possibilità al Livorno di ripartire. Ma almeno lui qualche sprazzo di giocata decente la fatta cercando pure di segnare con una spizzata di testa che solo il portiere avversario gli ha negato il goal.

Potrei continuare citando altri giocatori che ieri sera non hanno brillato ma complessivamente qualcosa sono riusciti a fare, poco direi per il livello di qualità e professionalità che questa squadra azzurra vuole raggiungere.

Chi, invece, può essere criticato aspramente è Inler. Lo svizzero sembra essere il meno adatto a interpretare il gioco di Rafa, e non solo per una questione di modulo. Non a caso la società è alla ricerca sul mercato proprio di qualcuno che possa ricoprire il suo ruolo.

Il turco-svizzero, arrivato a Napoli quasi tre anni fa, non ha mai convinto pienamente. Alcuni,  inizialmente, avevano pensato a un problema di ambientamento provenendo da una realtà tranquilla come quella di Udine. Altri, successivamente, avevano ricondotto le difficoltà  a un modulo a lui poco congeniale sostenendo che in Friuli aveva sempre agito in un centrocampo a tre.

La realtà è che, per un motivo o per un altro, pochissime volte ha offerto prestazioni appena al di sopra della sufficienza e degne della maglia che indossa.

Inler dovrebbe garantire filtro a centrocampo e, soprattutto, verticalizzazioni rapide, cosa che ieri sera non ha fatto mancando proprio negli ultimi sedici metri dove serviva più velocità. Il più delle volte si è portati a incolpare le punte quando si segna poco trascurando il particolare che senza rifornimenti puntuali da parte di colui che dovrebbe dettare i tempi di gioco nemmeno i migliori Higuain e soci potrebbero fare di meglio.

Gli avversari hanno capito che, se pressato a dovere, lo svizzero va facilmente in bambola.

Lo svizzero è un giocatore totalmente inadeguato a ricoprire un ruolo di primo piano in una squadra come il Napoli!

Si pensi solo per un momento al giovamento che ne trarrebbero difesa e attacco se a centrocampo si aggiungessero le giuste dosi di personalità, geometria e filtro, cose che, purtroppo, Inler non ha.