Verso l’Inter, la filosofia di Inzaghi: 3-5-2, linee strette e calcio offensivo

Inzaghi

Nella mente di Simone Inzaghi: come giocano le sue squadre

L’Inter di Inzaghi è forse una delle più ostiche squadre da affrontare nel campionato italiano

Al suo arrivo all’Inter Simone Inzaghi disse “L’obiettivo è difendere lo scudetto”. Beh, si può dire che Napoli e Milan gli hanno messo i bastoni tra le ruote. O meglio, fosse rimasto Conte magari il campionato avrebbe preso una piega diversa. Basti pensare che la squadra di Pioli sta avendo quella costanza che, forse, lo scorso anno è mancata. Tuttavia, di Inzaghi non si può dire che non è mancata la stessa voce calda dell’attuale tecnico del Tottenham. Perché per schemi e modus operandi l’ex Lazio è molto simile al collega che gli ha lasciato la panchina. Certo, l’Inter non è il più banale dei club. Una squadra di campioni, talvolta, richiede tempo per metabolizzare stravolgimenti post calciomercato. Poi, bisogna fare i conti con assenze importanti come quella di Eriksen: il metronomo di centrocampo non è stato mai disponibile nello scacchiere di Inzaghi, cosa che con Conte il danese era diventato un titolare inamovibile e da lui passavano tutti i palloni di centrocampo. Insomma, una cabina di regia da rifondare, partenze (Lukaku su tutti) e nuovi arrivi (Correa) hanno fatto si che qualche difficoltà ci fosse.

Filosofia e metodologia di Simone Inzaghi

Una carriera principalmente nella Lazio, dal settore giovanile fino ad arrivare alla prima squadra. L’ex tecnico degli aquilotti si è contraddistinto principalmente per il suo carattere esplosivo che riesce a trasmettere a tutto lo spogliatoio. E’ proprio questa caratteristica che particolarizza l’Inter: aggressiva in fase d’attacco, altrettanta in fase difensiva. Brava soprattutto in fase di possesso palla: corta e compatta, tanto da facilitare un fraseggio rapido e veloce. Un’altra caratteristica della squadra di Inzaghi è la difesa alta, volta a recuperare quanto prima la palla nella metà campo avversaria e proporsi nuovamente in area d’attacco. Proprio come con Conte, i nerazzurri prediligono una costruzione dal basso. Vogliono imporre il loro gioco, costruirlo e arrivando al gol a piccoli passi senza bruciare le tappe: niente palle lunghe in avanti a trovare la torre, niente falso nueve: si parte dalla difesa fino ad arrivare alla trequarti e provare ad inventare la giocata vincente. Il modulo preferito da Inzaghi è il 3-5-2 che permette, appunto, un fraseggio molto articolato ed una costruzione sia per vie laterali che centrali. Certo è che è uno schieramento che richiede un grandissimo dispendio di energie perché le due ali saranno protagoniste sia in fase offensiva che difensiva.

 

Christian Schipani