Verso Napoli-Palermo, Higuain dal primo minuto, Callejon scalpita. Benitez prova anche Mesto titolare

Milan-Napoli serie AIl cuscino ma fino a un certo punto: perché Castelvolturno ha un’anima e quella squadra che sta gironzolando in campo nasconde un disegno. Provare, provare e poi ancora provare: affinché vengano fuori le indicazioni giuste, ancor prima dei
consigli notturni; e in quel Napoli che s’intravede, al di là della barriera, c’è qualcosa di Udine e un altro po’ di turn-over, ma anche il mistero della vigilia che Benitez ama occultare attraverso messaggi che non sanno di pretattica ma di aggiornamento. Eccolo lì il modello del martedì sera, quello che sembra somigli in qualche modo alla formazione di Udine e che però va valutato avendo dinnanzi la tabella degli impegni del passato e il minutaggio: dunque, meglio intrufolarsi anche nelle considerazioni medico-statistiche e tentare di capirci.

IL TEST. In campo ci sono tracce di Napoli, riassunte per ciò che si vede: Henrique, Albiol, Britos e Mesto a formare la linea difensiva; David Lopez ed Inler cerniera di centrocampo; Zuniga, Hamsik e Mertens tra le linee, Higuain a far da riferimento, inattaccabile titolarissimo d’una squadra che non può fare a meno del proprio leader. Però ricapitolare, attraverso i numeri, conviene, tenendo ben presente che poi resteranno, fino alla sosta, altre tre gare: Henrique a destra ci sta tutto e pure la coppia dei centrali, ma sa di riflessione quel Mesto che ondeggia a sinistra; Inler ha riposato e David Lopez ne ha giocata una soltanto e pure la mediana potrebbe sembrare quella giusta; ma pare improbabile – e anche rischioso – rinunciare di nuovo a Callejon (che comunque le ha fatte tutte, tranne a Udine, dove è entrato a venti dalla fine). Restano i problemi dimostrati a Udine quando sulle fasce non tutti i meccanismi hanno funzionato, tra esterni alti e bassi.

LE VARIABILI. Volendo, e interpretando anche un po’ liberamente, avendo Zuniga saltato la sfida di Europa League, non va scartata la conferma in quella zona del campo, di certo meno dispendiosa rispetto a quella riservata al laterale basso: altrimenti, mica da cancellare a priori la tentazione di (ri)lanciare Ghoulam (con tanto di tutore). E’ questo il principale tormento d’una giornata assai poco normale, perché due sconfitte in campionato – alla terza giornata – son troppe per chiunque, figurarsi per il Napoli di Benitez: ma prima di scendere in campo, dati in una mano e calendario nell’altra, scientificamente s’aggiorna il timer, per consultare il minutaggio dei singoli.

RIENTRA. Il capitano riparte da se stesso, dalle ultime prestazioni incoraggianti, dalla freschezza che gli è stata garantita dal turn-over di Udine: questa, almeno questa, pare una certezza; e Mertens, che con il Chievo e con l’Udinese ha cominciato dalla panchina, ha nelle gambe la possibilità di incidere da subito, un po’ come accaduto contro lo Sparta Praga. E siamo a due suggerimenti che arrivano dal libro-mastro di questa fase iniziale. Il «portentoso» David Lopez assicura interdizione, può liberare Inler per la regia e comunque va valutato in combinazione con lo svizzero. La rifinitura ha detto altro: sarà contro-rivoluzione rispetto al «Friuli», ma la notizia era già nell’aria. Vanno poi svelati gli interpreti del rinnovamento partenopeo. E’ il momento del cuscino, adesso….

Fonte: Corriere dello Sport

Carmine Gallucci

360 gradi è l'angolazione minima con cui osservo il mondo. Twitter: @CarmineGallucci

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