Young Boys-Napoli: pesano i grandi assenti, Gargano e la cazzimma

FBL-ITA-SERIEA-NAPOLI-UDINESECarneade, chi era costui?”. Sono le famose parole che Alessandro Manzoni mette sulla bocca del panciuto Don Abbondio che però, in questa occasione, non siede su una “riva di quel lago di Como” bensì un po’ più a nord, sulla panchina di un Napoli battuto vergognosamente da una squadra composta da tanti carneadi svizzeri.

Fallisce ancora una volta la “versione B” scelta da Rafa Benitez che resta sorpreso dalla capacità di andara a rete degli avversari; falliscono inesorabilmente schemi, automatismi e quei calciatori che non compongono solitamente la rosa dei titolari come Duvan, De Guzman, Henrique e Michu. A cui si aggiungono senza più alcuna scusante Jorginho e Albiol fin troppo molli nel contrastare i modesti avversari. Sarebbe fin troppo semplice contestare che, ancora una volta, non sia sceso in campo il top player tanto invocato alla vigilia da don Rafè, ovvero la “Cazzimma”. Ma forse una risposta c’è al di là della facile ironia. Perché da quando manca un certo Walter Gargano, gli azzurri si sciolgono come neve al sole perdendo quella determinatezza vista nelle ultime gare (tutte vinte) prima dell’infortunio del Mota.

TOP – Ancora una volta l’unico azzurro che sembra possa Callejon-Michu_bigaccendere una lucina nel buio tunnel partenopeo è Josè Callejon. Entra e subito prova a dare una scossa ai suoi compagni. E’ volitivo, propositivo. Si muove rapidamente. Rispetto ai collghi di reparto si propone più volte senza palla, suggerendo sempre una linea di passaggio filtrante. Trova anche la rete del pari ma solo il fuori gioco pone in ombra una breve ma efficace prestazione. Nella notte di Berna il suo inserimento tardivo e, soprattutto, la sua solitudine costano al Napoli il mancato match point qualificazione.

FLOP – Facile, ma inevitabile, parlare sempre di lui. Di quell’oggetto non identificato arrivato dall’Inghilterra con l’appellativo di bomber ma che poi, pur di facilitargli la vita, viene spesso impiegato da trequartista. Ma la mancanza di condizione fisica di Michu non può essere un motivo per schierarlo sempre fuori ruolo, anche perché percorrendo questa strada, l’ex Swansea faticherà sempre ad ambientarsi. Di certo a lui non può che essergli dedicato il “Premio Donadel” quale miglior fantasma in campo: una competizione in cui riesce a superare gli altri pretendenti con una facilità poco invidiabile.

Massimo Avino

"La prossima volta voglio nascere a Napoli ed essere napoletano a tutti gli effetti" (Lucio Dalla)

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