Caro presidente, ti ho sempre sostenuto, ma con la dignità dei napoletani non si scherza!

La comunicazione, questa sconosciuta! Amici miei, si sta perdendo il senso del gusto e dell’educazione.

Io non mi sono autoproclamato giornalista, anzi, come tanti altri, mi sono fatto un “mazzo” così per ottenere non solo la tessera, ma per conseguire ogni piccolo traguardo della mia vita. Vivo lontano dalla mia terra (Acerra, prov. di Napoli) da 13 anni e tutti i giorni devo sgomitare e battermi per sfatare i famosi luoghi comuni sui napoletani. La cosa che mi fa più incazzare sono quelle persone che ormai identificano col termine “napoletano” la figura del ladro, del furbo, dello sfaticato e del truffaldino. Mi arrabbio perchè io mi faccio un culo così tutti i giorni e come me ci sono milioni di napoletani che lavorano onestamente cercando di portare in alto il nome della loro città e della loro gente. Perchè dico questo, caro presidente? Perchè quando sei un personaggio pubblico certe uscite dovresti evitarle o almeno ponderarle. Capisco che oggi tu ti senta Dio in terra perchè hai trovato un popolo che, giocoforza, ha bisogno di credere in qualcosa, ma a tutto c’è un limite. La mia dignità non la baratto con nulla al mondo. Quando si ha il coraggio di fare affermazioni di una certa gravità bisogna, poi, avere anche il coraggio di fare nomi e cognomi, di denunciare alle Autorità competenti e non ai microfoni di una radio. Usare termini come “pezzotto” o “drogato” riferendosi a una fascia numericamente indeterminata, ma ben identificabile, di persone è ai limiti del Penale. Dalle mie parti si usa dire “lanciare la pietruzza e nascondere la manina” che, a quanto pare, è uno degli sport preferiti dell’italica gente. E proprio tu, che condanni tutto di questo sciagurato Paese e che vorresti cambiare le regole di ogni cosa, ti sei dimostrato campione incontrastato nella disciplina del lancio del sassolino. Buttare tutti, o una parte, nel calderone equivale a non aver detto nulla o a parlare “per sentito dire”. Se uno ha coraggio deve averlo sempre, fino in fondo! I discorsi del “dico e non dico” non giovano a nessuno, soprattutto a chi vuole ergersi a eroe incontrastato dei nostri tempi. La storia l’hanno scritta le persone coraggiose, quelle che ci hanno messo la faccia e che, il più delle volte, hanno rischiato la loro stessa vita. Mi dispiace, ma io non vedo nulla di tutto ciò in chi negli ultimi anni ha banchettato alla nostra tavola e dopo ha avuto anche da criticare il servizio. Io non sono di quelli che rinfaccia, ma mi piacerebbe ricordare a qualcuno dei famosi tabelloni già acquistati anni fa e che dovevano solo essere montati al San Paolo, oppure, del recupero di Edenlandia o del paventato acquisto della Circumvesuviana. In quest’ultimo caso avresti avuto tutta la mia stima perchè il calcio è solo un gioco che dà lavoro a pochi fortunati, la Circumvesuviana dà lavoro a migliaia di famiglie. E anche in quel caso ti giocasti la carta del populista… Vogliamo poi ricordare i vari centri sportivi da costruire nelle diverse zone già individuate nel corso degli ultimi 10 anni (Acerra, Bagnoli, Caserta, Ponticelli, ecc)? Vogliamo parlare di tutti gli allenatori e calciatori che hai coccolato e che poi son scappati via perchè, giustamente, volevano solo migliorarsi professionalmente cercando di raggiungere obiettivi che con te non avrebbero mai nemmeno accarezzato? E smettiamola con la menata (da parte tua) dell’amore per la maglia e la città, gli sportivi sognano le vittorie, i trofei (oltre ai soldi) e restando a Napoli hanno capito che non avrebbero potuto ottenere né l’una né le altre cose. Sei stato in grado di denigrare anche Sarri, un vero Signore, che ha fatto di calciatori normali dei campioni aiutandoti a incrementare notevolmente il valore della rosa ottenendo plusvalenze mostruose. Quando hai capito che il Signor Sarri con i suoi modi semplici, ma efficaci, stava davvero portando una rivoluzione culturale nell’ambiente del calcio napoletano, l’hai messo nelle condizioni di andar via. Nulla contro Ancelotti, professionista serio, competente e vincente, ma Sarri ti stava rubando la scena con i fatti e non con le chiacchiere, e questo a un un uomo di “spettacolo” come te proprio non è andata giù. Le chiacchiere, già, quelle che nel 95% dei casi ti riescono davvero bene, ma stavolta no, sei stato in grado di far arricciare la fronte anche a me che ti ho sempre sostenuto (a scanso di equivoci, non ho mai ottenuto o preteso nulla dalla SSC Napoli). Questa volta, come direbbero i fini dicitori, hai pestato una cacca bella grossa! Con la dignità delle persone non si scherza! NOI NAPOLETANI, però, abbiamo un cuore grande, siamo dei SIGNORI, e sicuramente accetteremo le tue pubbliche scuse ove mai decidessi di farcele.

Dario Catapano

Dario Catapano

Laureato in giurisprudenza e giornalista dal Febbraio 2014. Nelle cose che faccio ci metto il cuore...e la faccia! Facebook: https://www.facebook.com/dario.catapano1 Twitter: @DarioCatapano

View all posts by Dario Catapano →