Una grande festa per i tifosi del Calcio Napoli: l’acquisto di Maradona

Di feste a Napoli da bambino me ne ricordo tante. C’erano le feste di compleanno, quelle dell’anno liturgico, quelle di Carnevale. Forse le feste popolari più coinvolgenti erano quelle di Capodanno. Però, in nessuna di queste ho mai visto tanta gente per strada a festeggiare come quella nata spontaneamente quando venne dato l’annuncio dell’acquisto del giocatore argentino Diego Armando Maradona.
Non ho vissuto il 25 aprile del 1945, né tantomeno le “Quattro giornate di Napoli del 27-30 settembre 1943 (Napoli fu la prima città ad insorgere spontaneamente contro le forze militari naziste). In quei casi, però, immagino che il popolo non si limitasse, come per le feste di Capodanno, a festeggiare sparando dei botti dal balcone, ma avesse voglia di scendere per strada a gridare la propria gioia, abbracciando il compagno vicino, anche correndo il rischio di abbracciare un’estraneo. Ma quando si è felici non ci sono estranei.
Forse, qualcosa di simili poté avvenire il giorno 11 luglio 1982, quando a Madrid l’Italia di Paolo Rossi vinse i Mondiali di Calcio. Non avevo ancora compiuto gli 11 anni e sinceramente ricordo molta allegria, tanti botti, ma non una gioia popolare così immensa quanto quella della sera di Sabato 30 giugno 1984!
In quell’occasione venne annunciato al mondo intero che Diego Armando Maradona era un giocatore del Napoli! Il calcio italiano allora aveva un appeal diverso rispetto a quello attuale e molti campioni volevano venire a giocare nel nostro calcio, ma fino ad allora il Napoli aveva avuto, dalla riapertura del Campionato Italiano ai calciatori stranieri nel 1980, uomini di grande talento, quali Ruud Krol e Dirceu, ma poca cosa rispetto al giocatore che, pur non avendo vinto ancora nulla di serio, era riconosciuto come il più grande del mondo.
La festa nacque spontanea e le macchine intasarono le vie della città. Spuntarono bandiere. Il cielo volle essere benevole e concedere una piacevolissima serata estiva, e nessuno voleva tornarsene a casa. E dire che quella incredibile trattativa durata una cinquantina di gironi sembrava  fosse svanita. In città ci credevano in pochi. Sembrava che Corrado Ferlaino e il Direttore Generale Antonio Juliano volessero solo illudere i tifosi del Napoli. La gente si diceva: “ma figurate si Maradona vene a jucà proprio a Napule!” In effetti ancora oggi la scelta del giocatore ha dell’incredibile. Forse, lo stesso Diego non poteva immaginare da quale valanga d’amore sarebbe stato travolto. La brillante storia del Calcio Napoli si divide in due parti: quella prima di Maradona e quella dopo di Maradona.
Parlavamo delle difficoltà della trattativa. Juliano contava sul fatto che Maradona fosse in rottura con il club blaugrana del Barcellona, dopo aspre polemiche e il lungo infortunio per un fallo da teppista del difensore dell’Athletic Bilbao Goikoetxea. Inoltre, sembra che Maradona, tifosissimo del grande Omar Sivori non disdegnasse giocare nel Napoli, squadra del suo grande idolo. Alcuni tifosi del Napoli che hanno avuto la grande fortuna di aver visto giocare con la maglia azzurra sia Sivori che Maradona affermavano che non avrebbero saputo dire chi dei due fosse più bravo, mio padre era tra questi.
E poi… e poi era il 30 giugno. Era l’ultimo giorno di calcio mercato, quando il Barcellona non seppe dire di no ad un’offerta di 13,5 miliardi di lire, alla quale contribuì per la copertura finanziaria l’Istituto di Credito del Banco di Napoli. Il problema, però, era che i termini per la presentazione del contratto erano scaduti, ma qui intervenne Ferlaino che, complice, una guardia giurata consegnò una busta vuota, che poi avrebbe sostituito alle 5 del mattino successivo con quella contenete il contratto del fuoriclasse argentino.
Maradona fu, poi, presentato al pubblico napoletano il 5 luglio del 1984, alla incredibile presenza di sessantamila tifosi, i quali assistettero a pochi palleggi e tornarono a casa entusiasti molto di più che se avessero assistito ad una partita intera di 90 minuti.

Amedeo Gargiulo

Amedeo Gargiulo

Laureato in Lettere Moderne alla Federico II di Napoli nel 1997. Seconda Laurea in Storia all'Alma Mater di Bologna nel 2012. È insegnante di Lingua e Letteratura Italiana nella Scuola secondaria di secondo grado dal 2007. È giornalista pubblicista dal 2017. Nel 2020 ha pubblicato il suo primo romanzo storico: "Κύμη (Cuma)" Azeta Fastpress. Si occupa di due rubriche sulla storia del Calcio: "Tasselli di storia napoletana" per Forzazzurri.net e "SINE QUA NON, siamo qui noi" per 1000CuoriRossoblu. È Presidente della Associazione Culturale Enciclomedia ODV.

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One thought on “Una grande festa per i tifosi del Calcio Napoli: l’acquisto di Maradona

  1. La notizia piu bella che volli sentire dopo tanti sacrifici di giorni e ore passate davanti alla tv. Urlo di gioia, e giú in strada ha festeggiare l’acquisto del più grande calciatore del mondo!!!!

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