Breve analisi della squadra guidata da Andrea Mandorlini
Ripartita con grandi ambizioni, dopo il discreto campionato dello scorso anno, il Verona di Mandorlini è andata in contro a prestazioni deludenti, che tuttavia non hanno minato la fiducia della dirigenza e dei tifosi nei confronti dell’allenatore scaligero.
Tatticamente, la squadra guidata da Mandorlini è partita dal 4-3-3, con il reparto offensivo, prima affidato a due punte esterne e al classico centravanti. L’arrivo di Pazzini avrebbe dovuto costringere l’allenatore a rivedere i suo piani e a valutare l’opzione 4-3-1-2, con Juanito Gomez (o Jankovic) nelle vesti di trequartista.
Una possibilità che non si è mai potuta attuare a casa degli infortuni di Toni, capocannoniere dello scorso campionato che con gli azzurri dovrebbe partire dalla panchina. Per ora l’allenatore sembra orientato a confermare lo schieramento che negli ultimi anni gli ha offerto le maggiori garanzie. Interessante la mediana, guidata dall’affidabile Halfredsson e completata da Viviani (giovane da seguire con grande attenzione) Ionita e Romulo. In difesa si punta su Sala ( su cui il Napoli aveva fatto un pensierino in estate ) e sull’esperienza di Rafa Marquez, chiamato a riscattare l’ultima negativa stagione.
Enrico Di Roberti