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Ai microfoni di Sky è intervenuto l’allenatore del Napoli, Maurizio Sarri, per commentare la vittoria contro il Sassuolo. Ecco quanto evidenziato dalla Redazione di ForzAzzurri.net: “Siamo andati sotto dopo due minuti contro una squadra forte e ben organizzata che finora non era mai stata rimontata da nessuno. Dopo essere passati in vantaggio abbiamo controllato bene. Mi dispiace solo che non siamo riusciti a chiudere prima la gara perchè non abbiamo sfruttato occasioni molto favorevoli. Higuain? Se attaccasse la porta, come in occasione del gol del 2-1, avrebbe ancora margini di miglioramento. E’ un movimento che non fa troppo spesso, però quando lo fa raccoglie i frutti perchè è un giocatore che in quelle situazioni ha velocità e impatto fisico. Io sono sempre convinto che in questo momento Higuain sia il più forte attaccante centrale che c’è in giro. Scudetto? Non è cambiato niente, siamo alla prima partita del girone di ritorno e da stasera cominciamo a pensare alla Coppa Italia. Stasera non ricordo grandi situazioni pericolose per noi, possiamo migliorare nelle partenze. Le abbiamo impostate bene, ma abbiamo sbagliato il passaggio decisivo. Callejon? Callejon è al settimo gol stagionale. E’ al primo gol in campionato, ma in Europa League è il capocannoniere. Spero che ci siano ancora margini di crescita perchè quando si smette di crescere, si comincia a declinare. I miglioramenti di questi mesi? L’applicazione difensiva è sicuramente migliorata. La sicurezza nella fase di palleggio è una qualità che si sviluppa con la fiducia e il raggiungimento di qualche risultato. Questa è la qualità in cui siamo cresciuti di più. Duello Juve – Napoli per lo scudetto? Se noi pensassimo di poter essere alla pari con una squadra che ha vinto 4 scudetti consecutivi ed è arrivata nella finale di Champions League, saremmo dei pazzi. L’Inter? Non ho visto la partita perchè dormivo. La guarderò domani alle 15. Questa vittoria è per Chalobah. Oggi ha avuto un dolore immenso per la morte della madre. E’ un ragazzo eccezionale, siamo tutti stretti intorno a lui”.
FABIO SORRENTINO
