Repubblica – Il tridente leggero non va: con due mosse Sarri può correre ai ripari

Problemi in zona goal: così Sarri può correre ai ripari

Secondo il quotidiano, il Napoli deve a tutti i costi recuperare Gabbiadini, perchè lasciarlo fuori, risultati alla mano, non sta aiutando Sarri a risolvere l’emergenza in zona gol. E per questo motivo“Nemmeno il tridente leggero, infatti, ha permesso agli azzurri di ritrovare con continuità la strada della vittoria: né in Champions League, né in campionato. Durante la sosta, dunque, il tecnico toscano valuterà anche l’opportunità di un ritorno al passato: mettendo da parte l’esperimento del falso nueve. Mertens ce la sta mettendo tutta, con tanta buona volontà e grande spirito di sacrificio: premiati dai gol contro Besiktas (al San Paolo) e Empoli. Ma con un centravanti così leggero, come si è visto contro la Lazio, la manovra offensiva del Napoli rischia di essere troppo prevedibile, per la fisiologica rinuncia ai cross e al gioco aereo. Gli avversari lo hanno capito e si limitano a chiudere tutti gli spazi al centro, lasciando agli azzurri (al di là qualche invenzione personale, come quella di Marek Hamsik sabato sera) soltanto il tiro dalla distanza.

Tocca a Sarri trovare un antidoto, in attesa dell’inevitabile ritorno sul mercato della società, alla fine di dicembre. Pavoletti è il nome più caldo, Defrel una tentazione. Ma prima ci sono da giocare altre 8 partite (6 di campionato e 2 di Champions) e il Napoli ha urgente bisogno di correre ai ripari con una soluzione interna: quanto meno per restare a galla. Ecco perché potrebbe avere un’altra chance Gabbiadini, appena si sarà ripreso dal lieve infortunio di ieri. In attacco non ci sono altre opzioni, tranne il tridente leggero. Per questo De Laurentiis caldeggia un cambio di modulo, ricordando a Sarri di avergli messo a disposizione un organico molto attrezzato, in modo a particolare a centrocampo. Ai box ci sono ancora Giaccherini e Rog, infatti: due pedine di valore, rimaste finora inutilizzate. Nel Napoli dei 15 nazionali faticano a trovano spazio. Il sesto posto in classifica non è l’unico paradosso”.

Carmine Gallucci

360 gradi è l'angolazione minima con cui osservo il mondo. Twitter: @CarmineGallucci

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