Nel corso della trasmissione “Attacco a Napoli” in onda su piuenne, Francesco Longhini, l’avvocato di Alfonso Esposito (il napoletano ferito a Roma) dichiara:
“ Anche Alfonso Esposito è di Scampia. È il titolare di un negozio e ora deve andare a firmare tutti i giorni alle 8 del mattino ed alle 7 di sera presso il commissariato di Secondigliano con gravi problemi per il suo lavoro. Era andato a Roma per partecipare ad una festa, ad una partita di calcio, poi è successo il tutto.
È stato ferito alla mano ed ha atteso l’ambulanza che poi ha trasportato anche Ciro Esposito in ospedale. Poi, alle 5 del mattino, è stato arrestato con l’accusa di rissa e trasferito a Regina Coeli dove è rimasto per 4 giorni in carcere con gli stessi vestiti.
Non sapevamo che fine avesse fatto, aveva il cellulare sotto sequestro. È stato arrestato perché ha dichiarato di aver sentito solo 2 o 3 colpi di pistola e non quattro e questa è stata la discrepanza che lo ha portato in carcere e che non lo rende un testimone attendibile. Alla moglie di Alfonso era stato comunicato che il giorno successivo ci sarebbe stato un processo per direttissima, cosa che non è mai avvenuta. Questa è una violazione dei diritti umani”.