Come si suol dire, al peggio non c’è mai fine. Da qualche anno a questa parte, poi, alcune tifoserie italiane fanno di tutto per conquistare il primato nella speciale classifica del “cattivo gusto”. Gli ultrà romanisti, anche questa volta, sembrano ambire alla posizione più alta in questa particolare gara grazie all’interpretazione rivisitata (in maniera pessima) di “un giorno all’improvviso”, il bellissimo coro che da qualche tempo i tifosi del Napoli hanno assunto a inno non solo della squadra, ma dell’intera città.
Questo l’obbrobrioso capolavoro partorito dalla scarsissima fantasia dei supporters giallorossi:
Un giorno all’improvviso
il Vesuvio erutterà
e sta città de me***
col fuoco laverà,
colera e salmonella
ma siete ancora qua,
qual è l’epidemia
che vi sterminerà?
Alè alè alè…….
Cosa dire? Potevano almeno inventare qualcosa di più originale, alla fine è sempre la solita solfa. Fantasia ZERO!
Il razzismo e l’odio, d’altronde, nascono dall’ignoranza e il testo di questo sciagurato coro è la prova della pochezza delle povere menti che l’hanno prodotto.
Antonello Venditti, romano doc, proprio in questi giorni durante un concerto ha fatto proiettare su un maxischermo l’immagine di Ciro Esposito, per ricordare a tutti che il calcio è solo “un gioco”.
Grazie Antonello, tu sì che rappresenti la Roma che tutti apprezzano in giro per il mondo!