Antimafia: “La ‘ndrangheta controlla gruppi ultrà Juventus. A Napoli e Catania invece…”

Calcio e criminalità, la relazione conclusiva del lavoro svolto dall’Antimafia:

Rosy Bindi, presidente della Commissione parlamentare Antimafia, tocca anche il tema legato al legame tra il tifo organizzato e la criminalità nella relazione conclusiva del lavoro svolto dall’Antimafia: “A Torino la ‘ndrangheta si è inserita come intermediaria e garante nell’ambito del fenomeno del bagarinaggio gestito dagli ultras della Juventus – si legge nella Relazione, pubblicata dall’Ansa -, arrivando a controllare i gruppi ultras che avevano come riferimento diretto diverse locali di ‘ndrangheta; in alcuni casi i capi ultras sono persone organicamente appartenenti ad associazioni mafiose o a esse collegate, come ad esempio a Catania o a Napoli; in altri casi ancora, come quello del Genoa o della Lazio, sebbene non appaia ancora saldata la componente criminalità organizzata con quella della criminalità comune, le modalità organizzative e operative degli ultras vengono spesso mutuate da quelle delle associazioni di tipo mafioso. I comportamenti violenti e antisportivi vengono utilizzati come armi di pressione e di ricatto nei confronti dei club. Facendo leva sulla responsabilità oggettiva delle società gli ultras di fatto scambiano la garanzia di partite di calcio tranquille con notevoli vantaggi economici (dai biglietti omaggio al merchandising ai contributi per le trasferte)”.