Benitez: “Dalla prima al S.Paolo all’amore dei tifosi, ecco come è nato il mio Napoli”

Napoli vs Borussia Dortmund - Champions League 2013 2014Il 21 giugno, il primo giorno del solstizio d’estate, Rafa Benitez arriva a Castelvolturno nel suo primo giorno da allenatore azzurro. Il tecnico spagnolo si presenta a «las cinco de la tarde» come l’incipit immortale dell’opera universale di Federico Garcia Lorca. Il Presidente De Laurentiis lo accoglie con una maglia personalizzata ed una investitura ufficiale verso un orizzonte sempre più internazionale. «Fu una grande emozione – ricorda il tecnico azzurro – arrivare in una città bellissima e speciale che respira calcio ogni giorno. A Napoli ho trovato passione ed una Società importante con grande voglia di crescere» .

DEBUTTO. La prima è esaltante. Il Napoli vince 3-0 con il Bologna ed il primo gol ufficiale della stagione lo segna Josè Maria Callejon. Di lui Benitez disse nel giorno della presentazione: «Josè può fare 20 gol». Il 18 settembre arriva il debutto in Champions: Napoli-Borussia Dortmund. La perla di Higuain, il gioiello di Lorenzo Insigne: 2-1. Si va a San Siro col Milan 4 giorni dopo. Altro trionfo. Colpo a freddo di Britos e terzo gol consecutivo di Higuain. E un altro “gol” lo segna Pepe Reina che para un rigore a Balotelli. «Furono sfide di alto livello – ricorda Benitez – match spettacolari nei quali la squadra rispose alla grande» . 1-1 con il Sassuolo ed il successo a Genova per 2-0; poi il Napoli va a giocare la seconda giornata di Champions a Londra con l’Arsenal. I Gunners sono scatenati, vincono 2-0. Prosegue la marcia in campionato: Napoli-Livorno 4-0.

LE SCONFITTE. Dopo la sosta della Nazionale, il Napoli va all’Olimpico di Roma dove conosce la prima sconfitta in campionato: « La sconfitta contro l’Arsenal – ricorda Benitez – mostrò che ancora mancava qualcosa per arrivare al livello delle squadre più forti in Europa, ma ci diede ulteriore esperienza. A Roma, invece, meritavamo di segnare e poteva essere un match che avrebbe dato più fiducia e morale a noi. Ma merito anche alla Roma che disputerà, forse proprio da quella gara, una stagione bellissima». Il Napoli si riprende subito in Champions vincendo nella terza giornata al Velodrome con il Marsiglia per 2-1. Si apre novembre battendo il Catania: partita nefasta per Mesto che si infortuna al ginocchio. Arriva subito la quarta giornata di Champions: Napoli-Marsiglia: 3-2. Il 10 novembre arriva il big match: Juventus-Napoli. Tre a zero per la Signora, apparentemente senza appello. Momento delicato. Il Napoli perde in casa con il Parma e di seguito va male anche col Borussia: 3-1 per i tedeschi. Benitez ripercorre quello snodo della stagione: «Fu un mese negativo non sotto il profilo del gioco ma per infortuni e partite non fortunate. Sicuramente il match con la Juve ci fece capire che loro sono ancora superiori a tutti gli avversari in Italia per tanti motivi sia economici che sportivi. A Dortmund, invece, capimmo quanto bisognava ancora crescere e lavorare per fare tanta strada in Champions». A dicembre il Napoli esce dalla Champions: non basta il 2-0 con l’Arsenal, né 12 punti. I TIFOSI. Anno nuovo, si gioca sempre, battuta la Lazio in coppa Italia, si perde a Bergamo con l’Atalanta per 3-0; tre giorni dopo si va all’Olimpico per l’andata della semifinale di Coppa Italia con la Roma. Finisce 3-2. E’ una settimana di passione pura. Prima il Milan a Fuorigrotta (3-1) poi il ritorno della semifinale. In tribuna c’è Maradona che alza tre dita al cielo, il numero perfetto nella noche del diez. «Furono grandi prestazioni – ricorda Benitez – giocammo benissimo contro squadre importanti come la Roma e il Milan. Facemmo sia risultato che spettacolo e la gente del San Paolo ci diede l’entusiasmo e la spinta in più. Fu una svolta». A Swansea la brutta notizia arriva da Rafael che si infortuna al ginocchio e chiude la stagione (0-0) e nel ritorno vittoria netta per 3-1 e qualificazione agli ottavi. Intanto, la Roma torna al San Paolo. E’ Callejon l’hombre del partido, in un incontro all’ultimo respiro. Ottavi di Europa League: Porto-Napoli. Gli azzurri escono sconfitti dal «Dragao» per 1-0 e sette giorni dopo il Napoli gioca una delle partite più belle ed entusiasmanti ma non è premiato dalla fortuna. Finisce 2-2. Passa il Porto ma il San Paolo applaude i suoi guerrieri.

LA JUVE. La Fiorentina vince al san Paolo ma marzo è pazzo, il Napoli lo chiude con l’elogio della follia. Gli azzurri vincono a Catania 4-2. E’ l’ora della data segnata in rosso, di Napoli-Juventus: apre Callejon chiude Mertens. La Juve non perdeva da 5 mesi. Dopo 22 partite di venerata imbattibilità la corsa di Madama si ferma qua. « Fu una partita di grande intensità – ricorda Benitez – ma in assoluto a marzo giocammo un gran calcio. Avremmo meritato anche di superare il turno in Europa con il Porto. Però la squadra si espresse benissimo ed avevamo dentro di noi la forza e la concentrazione per vincere un titolo» . Aprile: 4-2 alla Lazio al San Paolo, 1-1 con l’Udinese al Friuli, 0-0 con l’Inter a San Siro: « In quel mese era forte l’attenzione e l’attrazione del gruppo verso la finale di Coppa Italia. Era evidente che la motivazione era tutta per la sfida del 3 maggio con la Fiorentina».

LA COPPA ITALIA. Il giorno arriva ed arriva anche la vittoria. Napoli subito impetuoso con una doppietta di Insigne in un quarto d’ora. Splendido destro a giro e sinistro sotto la traversa. La Fiorentina accorcia con orgoglio, ma il Napoli allunga con ardore e chiude con un travolgente Mertens che segna il 3-1. Con il Cagliari al San Paolo gli azzurri sfilano con la Coppa Italia e vincono. Con la Sampdoria decima vittoria stagionale in trasferta che segna un altro record della storia azzurra. Il 5-1 al Verona 5-1 fissa a 104 il record di gol segnati in una sola stagione. «Siamo soddisfatti – dice Benitez – di come abbiamo chiuso una stagione che io reputo molto positiva. Abbiamo vinto un titolo ed abbiamo visto una squadra concludere la stagione in crescendo. All’inizio c’erano tanti dubbi sul nuovo modulo, ma con il tempo abbiamo visto che la squadra ha acquisito gioco, sicurezza ed autorità in campo. Un Napoli che segna tanto, che piace ai tifosi e che ha trovato un suo equilibrio. Questo ci fa sperare bene per un futuro eccitante e promettente».

Fonte: calcionapoliblog

Carmine Gallucci

360 gradi è l'angolazione minima con cui osservo il mondo. Twitter: @CarmineGallucci

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