Benitez, De Laurentiis e Bigon: Summit a Castelvolturno

DELAURENTIIS BENITEZ BIGON 2107È vero che De Laurentiis dovrebbe dimostrare la sua fiducia a Benitez con un gesto concreto quale sarebbe il rinnovo del contratto in scadenza, ma nessuno può obbligare né lui, né altri presidenti a prendere impegni per il futuro, specialmente in questi momenti di crisi. I grandi professionisti – e Benitez sicuramente lo è – si impegnano al massimo sino all’ultimo giorno del proprio contratto, come del resto fece Mazzarri che consegnò al suo successore un Napoli secondo in campionato e riqualificato alla fase a gruppi in Champions, senza i rischiosissimi preliminari. Il vero problema, quindi, non è un rinnovo anticipato, più o meno convinto e convincente, ma il rendimento del Napoli a cavallo tra il primo e il secondo anno di Benitez.

Benitez, e con lui il suo staff, hanno sbagliato la preparazione. Molti giocatori hanno sbagliato partita, ma anche il presidente ha sbagliato a non rinforzare la squadra, limitando gli orizzonti al ds Bigon, l’unico davvero incolpevole. Con questo organico, dopo il colpaccio di Marassi firmato da De Guzman, Benitez dovrà fugare i tanti dubbi che improvvisamente lo circondano, perché non bisogna dimenticare che era stato ingaggiato soprattutto per la sua esperienza internazionale. In questo senso il fresco kappaò europeo si aggiunge all’eliminazione di un anno fa nella prima fase di Champions e a maggior motivo alla successiva, ancora meno giustificabile, bocciatura negli ottavi di Europa League con il Porto

Fonte: La Gazzetta dello Sport

Carmine Gallucci

360 gradi è l'angolazione minima con cui osservo il mondo. Twitter: @CarmineGallucci

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